Maryse Condé; ill. di C. Melotti
Città Aperta, 2006, p. 82
(Junior. Storie di questo mondo)
€ 8,00 ; Età: 10-14 anni
Maryse Condé, scrittrice per adulti di fama internazionale, nativa della Guadalupa e profondamente coinvolta nella storia del suo Paese, ha scritto un breve ma intenso racconto ambientato nella sua terra, dedicandolo ai lettori ragazzi. Di poverissima famiglia la bambina Rose-Aimeé è giunta dalla campagna in città, a servizio di una padrona che la maltratta crudelmente. Quando viene derubata di una somma che era andata a riscuotere per conto della padrona, non ha più il coraggio di tornare da lei. Vagabondando per la città ritrova Lisa, una coetanea, anche lei trattata crudelmente da una datrice di lavoro e perciò in fuga, ma con un gruzzolo che le ha voluto sottrarre. Le due bambine cercano e trovano altri lavori, ma uno peggiore dell'altro e perciò decidono di impiegare il gruzzolo sottratto da Lisa per comprare un passaggio su un'imbarcazione e raggiungere clandestinamente, con altri disperati come loro, gli Stati Uniti, dove hanno sentito dire che anche i bambini possono trovare un lavoro decente. Ma nei pressi della costa agognata chi guida l'imbarcazione scorge le motovedette della polizia e obbliga le bambine e i loro compagni di sventura a gettarsi in mare con la prospettiva di una morte certa. Opportuna la scelta di questo libro che avvicina le tragedie di personaggi lontanissimi dal nostro Paese, e che a quanto i media ci dicono, avvengono continuamente nei pressi delle nostre coste meridionali. Scafisti criminali, losche organizzazioni che fanno lauti guadagni in questi tentativi di emigrazione clandestina fanno perire senza sosta uomini, donne, bambini. Ma oltre alla possibilità di raffronto offerta al lettore, le pagine della Condé esaltano la dignità dei suoi personaggi. I protagonisti hanno la forza di ribellarsi con l'atteggiamento, con le parole ai maltrattamenti di chi li sfrutta e li provoca. Sentono in sé gli echi, l'eredità delle gesta degli schiavi ribelli, dei capipopolo come i mitici Makandal e Boukman, che nel '700 organizzarono le rivolte a ogni costo. Gesta che rimasero indelebili nella storia del Paese e presenti anche nei racconti orali di cui furono e sono nutriti i bambini. Poche volte troviamo così efficacemente espresso in una breve narrazione il significato di dignità umana calpestata.
C. Poesio
(da LiBeR 72)