P di papà
Isabel Minhós Martinse, Bernardo Carvalho
Topipittori, 2011, p. 32
€ 14, 00 ; Età: da 3 anni
Se la mamma è il personaggio più vicino al bambino, il papà ai nostri giorni ha conquistato un posto affettivamente importante nel rapporto con il figlio. La figura paterna assume un ruolo ben definito anche nei libri per bambini, soprattutto in quelli per i più piccoli. È un padre sensibile ai desideri del figlio, lo fa divertire oltre che coccolare. Nell’albo c’è un papà che si sa trasformare: tiene il bimbo sotto il cappotto per fargli da ombrello, lo alza in alto come se fosse un aereo, lo prende mentre sta per cadere e imita un trattore e una gru per farlo felice. A volte il piccolo trova rifugio dietro il padre, gli siede in grembo come se fosse una poltrona o si stende sopra il suo corpo come se fosse un letto. Nell’acqua papà è meglio di un salvagente, ma può essere anche punizione, ambulanza, cerottino, montagna o... cioccolato. Sa essere emozione, tenere un segreto, divertire il bambino facendolo girare come una giostra o tenendolo a cavalcioni su una gamba per essere papà cavallino. Sa piegarsi per fare un tunnel e inginocchiarsi per diventare piccolino come il figlio. Le didascalie essenziali aiutano l’adulto a spiegare al bambino il significato delle illustrazioni e gli suggeriscono di interpretare le azioni rappresentate che sicuramente gli saranno richieste. Il libro diventa così un gioco interattivo offrendo una gamma di momenti emozionanti che coinvolgono affettuosamente padre e figlio. Il protagonista è un padre speciale perché, come è scritto sulla quarta di copertina, “lo usi, lo riusi e non si rompe mai!”. Le illustrazioni, estremamente stilizzate ripetono con sagome nere o a colori i due protagonisti. Le forme, che si stagliano su pagine interamente colorate con una gamma di espressioni significative in sintonia con il testo, rendono piacevole la loro ripetitività.
Se i libri per i più piccoli si affidano al gioco per renderli partecipi della narrazione, l’autore e l’illustratore sono riusciti in modo esemplare a delineare il ruolo del padre, tenero e autoritario, che sa mettersi completamente a disposizione del figlio attraverso un comportamento ludico proprio “a desiderio di bambino”.
Maria Letizia Meacci
(da LiBeR 91)
