Tristano e Isotta
Bèatrice Fontanel, ill. di Aurélia Fronty
trad. di A. Galeotti
Donzelli, 2010, p.34
€ 24,00 ; Età: da 10 anni
Affrontare l’argomento “mito” richiede spazio e tempo che la recensione di un libro, anche se molto importante, non permette. Alla luce degli studi attuali, il mito andrebbe affrontato con la conoscenza di almeno sette discipline diverse: prelogica, sociologia, strutturalismo, fenomenologia, simbolismo, teologia, psicanalisi. Accontentiamoci di parlare di un volume che possiede tutti i crismi per affascinare.
La tragica vicenda di Tristano e Isotta è una delle leggende spirituali del medioevo in cui è racchiusa la simbologia misteriosa del mito e lo splendore della fede. Poco conosciuta in Italia se non per il nome dei due protagonisti dell’opera famosa di Richard Wagner, la storia dei due amanti è segnata dai sentimenti generali di fedeltà e rigido onore dominanti nelle epopee nordiche del XII secolo dove trionfa la nota appassionata dell’amore illegittimo.
Oggi i testi originali sono difficilmente leggibili sia per gli adulti che per i ragazzi, invece è emozionante il Tristano e Isotta di Béatrice Fontanel. Il racconto è in prosa ma già le parole iniziali ci introducono nel mondo della ballata: “Ascoltate gente, ascoltate la storia del valente Tristano e della dolce Isotta che si amarono così tanto che oggi ancora si sente, dal fondo della nostra memoria, il loro cuore battere all’unisono”.
Il libro ha il formato degli albi illustrati per la prima infanzia ma è destinato a lettori più maturi, almeno dai 10 anni in avanti. Aurélia Fronty ha illustrato Tristano e Isotta con una intelligente scelta di metodo: niente riferimenti e reminiscenze culturali medioevali ma una precisa lezione di modernità nelle immagini che sostengono con forti tinte emotive la storia ancora attualissima dei due amanti infelici. Nelle tavole di Aurélia Fronty ci troviamo di fronte a una continua suggestione nella rappresentazione delle persone, degli animali e dei paesaggi, di un mistero puramente intuitivo non utilitario, non calcolato ma essenziale sintesi poetica.
In questo volume dell’editore Donzelli l’equilibrio fra la parte narrativa e quella illustrativa permette alla parabola d’amore e di morte di concretarsi in pagine in cui troviamo realizzato il primordiale istinto dell’uomo e contemporaneamente la spirituale sensualità amorosa.
Roberto Denti
(da LiBeR 89)
