Il sognatore
Pam Muñoz Ryan, Peter Sís
trad. di K. Bagnoli
Mondadori, 2010, p. 381
(Junior oro)
€ 16,00 ; Età: da 10 anni
Storia del ragazzo che diventò Pablo Neruda. Ancora la storia di un'infanzia, ma questa è davvero speciale: non solo perché Pablo Neruda, premio Nobel 1971, è uno dei poeti più letti al mondo, o perché il volume è stato coronato dal Boston Globe Horn Book Award, ma perché è a sua volta un piccolo poema in prosa, che svela mondi lontani e apre prospettive straordinarie. Impegnato politicamente fin dalla guerra civile spagnola, schierato con la Repubblica e per questo rimosso dal consolato, sostenitore più tardi di Allende e con lui ambasciatore a Parigi, Neruda si chiamava in realtà Neftalì Reyes ed era il figlio mingherlino di un ferroviere. Suo padre sognava di fare di lui un medico, o qualsiasi altra cosa fuorché un poeta, e per non creargli imbarazzo il giovane Neftalì, sedicenne giornalista alle prime armi, decise di usare uno pseudonimo e scelse il cognome di uno scrittore praghese, Jean Neruda, con cui si sentiva in sintonia. Nel 1946, a 42 anni, Pablo Neruda diventò legalmente il suo nome.
Pam Mugnoz Ryan ha voluto indagare sulle radici della sua ispirazione e ne è nata questa incantevole biografia, scandita dalle parole, la cui magia evoca universi sconosciuti per il piccolo Neftalì.Pioggia, Vento, Fango, Foresta, Albero, Pigna, Fiume, Oceano, Laguna, Amore, Passione, Fuoco, sono i capitoli del suo apprendistato, ma non sono divagazioni poetiche: le parole si legano alla realtà, alle vicende quotidiane, agli incontri e alle scelte. E i disegni in bianco e nero di Peter Sis diventano le etichette di un sillabario metaforico, tratteggiate con mano leggera e grande uso del puntinato. L'impaginazione accompagna il ritmo di questa crescita dove le emozioni e le paure, i sogni e le speranze, si ancorano alle parole per non svanire, e a poco a poco ci accorgiamo che le parole rendono forti, plasmano un'identità, sono un nutrimento prezioso.
Il romanzo ci porta fino all’esordio giornalistico di Neftalì, quando si cambia il nome e inizia la nuova vita. Al termine del volume una piccola antologia poetica e una nota biografica su Neruda. Pochi mesi prima che il poeta morisse ci fu il colpo di stato: le guardie armate di Pinochet ricevettero l'ordine di perquisire la sua casa. Al loro arrivo Neruda dichiarò: “Guardatevi bene intorno... qui c'è soltanto una cosa pericolosa per voi: la poesia”.
Teresa Buongiorno
(da LiBeR 89)
