Jasper JonesCraig Silvey ; trad. di M. RossariGiano, 2010, p. 332(Blugiano)€ 16,50 ; Età: da 13 anniPiù che un giallo è un “noir di formazione” che si muove tra i continuamente evocati eroi ispiratori: l’eslege Huck Finn e il coraggioso avvocato Atticus Finch de Il buio oltre la siepe (due classici adolescenziali). Il quindicenne Jasper Jones è il Ladro, Bugiardo, Delinquente, madre morta e padre alcolizzato, il modello negativo ma affascinante come tutti i “cattivi” letterari. Charlie, un anno meno, è invece l’altro polo come Tom Sawyer, occhialuto, imbranato, gran lettore, padre professore, che JJ, affacciandosi alla finestra, chiama irresistibilmente all’avventura, per occultare il cadavere impiccato di Laura, figlia del presidente della contea e morosa di JJ, per cercare l’assassino e scagionare il reprobo, sicuro capro espiatorio.Un continuo intercalare nei dialoghi brillanti e serrati tra i due è la spia più eloquente del rapporto, ma anche di una condizione e di una ricerca di autenticità propria dell’adolescenza: “Poco ma sicuro” e “Fidati”. In un mondo giovanile di poche e piccole certezze, richiesta e offerta di fiducia sono tutto, potersi fidare è la cosa più importante, soprattutto a fronte di adulti vili, ipocriti, menzogneri. Infatti, l’indagine porta alla luce segreti e peccati di una piccola città australiana di provincia “marcia e corrotta”, che sprofonda nel buco nero anche delle famiglie dei due ragazzi: adultèri, incesti, abusi, violenza, bullismo, razzismo, intolleranza verso l’altro e il diverso. Di contro, però, c’è la tensione dei giovani verso la giustizia. I ragazzi si ribellano, cercano, aprono armadi e tirano fuori scheletri, rivoltano pietre sotto cui brulica un verminaio, sognano di fuggire via, ma alla fine lo farà solo JJ. Soprattutto scoprono l’esistenza e la banalità del male (anche in famiglia), la cognizione del dolore (subito e procurato), la perdita dell’innocenza, la forza dell’amore, il valore dell’amicizia, l’etica della responsabilità e della promessa da mantenere. Il romanzo ha due momenti narrativamente epici. La partita di cricket che Jeffrey vince praticamente da solo diventando il supereroe della squadra. Il flusso di racconto, lungo nove pagine senza un a capo, in cui Charlie rivela il mistero con un “Eccochecosessuccesso” iterato ossessivamente in crescendo.Fernando Rotondo(da LiBeR 89)