Storie magiche all’ombra di un fico
Emilio L. Duranti, ill. di Mauro Bartolotti, Sergio Cicognani, Marco De Luca
Carthusia, 2010, p. 44
(Nonno Emilio racconta)
€ 8,90 ; Età: da 6 anni
Appena si comincia a leggere questa raccoltina di quattro fiabe del folclore romagnolo, si ha subito un sentore di déjà vu, di già letto, precisamente i racconti di Eraldo Baldini, antropologo studioso delle tradizioni popolari della sua terra e autore di thriller e noir di un genere definito “gotico rurale” che gli hanno avvalso la meritata fama di “Stephen King della Bassa”.
Naturalmente le “fiabe di nonno Emilio”, che il magistrato Emilio Duranti raccontava ai nipotini, non hanno niente di orrifico, ma attingono al patrimonio fantastico e sovrannaturale di un territorio ricco di tradizioni e fabulazioni: “A San Pancrazio, il paese delle fiabe, nel bosco incantato di Mazzapegolo, un folletto dispettoso che intreccia la coda delle mucche, abita un uomo con la barba bianca di nome Emilio”. E via raccontando.
I ragazzi vanno al torrente per vedere le fate nude. Lo gnomo Bartolo narra a Emilio che gli gnomi del Piccolo Popolo d’Irlanda per sfuggire ai troll di Norvegia sono giunti in Italia fino a Roma, al seguito di Brenno, per poi stabilirsi alle foci del Po, e dopo in compenso chiede al bambino di portargli una piadina romagnola. Caterina ha quattro anni e il giorno dei morti vede comparire il fantasma della tris-trisavola, che è nientemeno che Caterina di Sforza, la grande Signora della Romagna, per mangiare le fave dei morti, antichissima usanza locale che purtroppo si va perdendo.
Gnomi dall’Irlanda in Italia? Che c’è di strano: in fin dei conti, halloween (su cui Baldini con Pelosi ha scritto un omonimo dotto saggio nel 2006 per Einaudi) è un’antichissima tradizione emigrata dall’Europa, da Irlanda, Italia, Romagna, Sicilia (dove i morti nella loro notte portavano dolci e regali ai bambini) in America e poi ritornata come festa consumistica nel vecchio continente. Fiabe e narrazioni, tradizioni e usanze si muovono come le popolazioni nelle loro migrazioni. Cenerentola, Giufà, il ragno Anansi dall’Africa all’America dove diventa Nancy (forse anche Nancy Drew). Se la piadina riporta l’aroma e il sapore di Romagna, la toponomastica riconduce l’orecchio a un radicamento territoriale preciso: Bertinoro, Oriolo, Forlimpopoli. Proprio a San Pancrazio, per iniziativa della figlia Maria Chiara Duranti, sorgerà la Fondazione Parco delle Fiabe Romagnolo con un percorso tematico fra i vari personaggi. Vi aleggerà benevolo il fantasma di nonno Emilio.
Fernando Rotondo
(da LiBeR 88)