O sei dentro o sei fuori
Guido Sgardoli
EL, 2010, p. 187
(Narrativa)
€ 10,50 ; Età: da 14 anni
“Che cos’è, mi domando spesso, che fa diventare amici due perfetti sconosciuti? Le difficoltà affratellano, ho letto da qualche parte” (p. 17). Un’amicizia, quella di Franz e Gabri, nata sui banchi di scuola, in prima elementare, gli unici a non conoscere nessuno e per questo messi insieme dalla maestra. Le difficoltà: così è stato per loro. “Poi ci furono le sabbie mobili, ma accadde dopo.”
Era l’estate del 2001: il terrore di essere inghiottito da quella poltiglia, la paura che ti paralizza e poi Gabri che allunga la mano, ti tira fuori e sei salvo. Sapere che si deve la vita a qualcuno è una bella storia, sei sempre in debito. È così che si sente Franz, voce narrante del romanzo di Guido Sgardoli. È un debito che condiziona, che ti fa essere quello che non sei, che ti fa fare cose che non vorresti, come rubare cd o bucare pneumatici alle auto, tanto per sconfiggere la noia di un pomeriggio estivo.
“O sei dentro o sei fuori è così che la mette sempre Gabri.” È così che la mette anche questa volta, quando propone una vacanza loro due da soli, per rivitalizzare le loro piatte esistenze. Anche questa volta Franz è dentro. Suo malgrado. Nella calma afosa dell’estate bolognese del 2009, Franz, preciso, corretto, razionale e metodico entra ancora una volta nel vortice della frenesia di Gabri, folgorato dalla lettura del romanzo di Kerouac, e con lui si mette Sulla strada. Una settimana da soli, come fossero maggiorenni, senza genitori. Prima meta Igea Marina dove la famiglia di Franz ha un appartamento, poi, appena soli, zaino in spalla partiranno per il lago Trasimeno a fare sci d’acqua e poi chissà cos’altro. Così ha deciso Gabri e così sarà anche questa volta.
Un viaggio fatto di sorprese e di guai, ma anche di incontri e di battaglie a cuscinate prima di addormentarsi. E alla fine c’è il Ponte del Diavolo da attraversare, dove Franz vorrebbe tornare indietro e Gabri continuare il viaggio. Solite discussioni, qualcosa sembra rompersi per davvero.
Sarà infine l’ultimo imprevisto, l’ultimo fuori programma sul pontile del lago che pareggerà il conto tra Franz e Gabri e, da quel momento, non ci saranno più debiti o conti in sospeso. Il viaggio più importante Franz l’ha fatto dentro di sé, imparando a guardarsi dentro e, soprattutto, trovando la forza di riconsiderare il legame con l’amico di sempre e di decidere che si può stare fuori per poter essere soprattutto sé stessi.
Paola Bertolino
(da LiBeR 88)