Il figlio della fortuna
Anne-Laure Bondoux; trad. di F. Capelli
San Paolo Edizioni, 2010, p. 206
(Narrativa San Paolo ragazzi)
€ 15,00 ; Età: da 14 anni
Il nuovo romanzo di Anne-Laure Bondoux coinvolge il lettore in un viaggio avventuroso in terre lontane, una storia sorprendente, profonda e speciale, che odora di vita e di morte. Il ritmo del libro è scandito da partenze improvvise, da addii non voluti e da corse verso paesi sconosciuti, dove incontrare nuovi amici con cui condividere un frammento di esistenza, dura, crudele ma sincera.
Mamma Galya racconta storie, magia fondamentale per rendere sopportabile la realtà e non cadere nella “disperanza”, sentimento negativo, che secondo il piccolo Kumail si appiccica addosso come un pidocchio, e se questo succede bisogna andare dal barbiere Serghei che contro questi fastidiosi parassiti ha armi letali, e che come dice Galya merita rispetto perché, un brutto giorno, ha visto la morte in faccia.
La speranza di un altrove è sostenuta da questa donna forte come una quercia che per amore di suo figlio intreccia le trame della vita con i colori del cielo e, grazie a ciò, riesce a dare un futuro libero al suo Kumail. Il sostegno di una madre buona nutre più di un succulento piatto, così il piccolo Kumail, cittadino della Repubblica Francese, affronta il suo lungo e pericoloso viaggio dal Caucaso fino alla terra dei diritti umani, attraversando mezzo mondo con la speranza nel cuore e tante storie da raccontare.
La scrittrice narra un'avventura in cui l'immaginario si fonde con il reale, così Galya racconta al suo bambino di chiamarsi Bohemè e che quel sopranome le è stato dato da suo padre e significa “libera di varcare i confini”. Un dono speciale per sfuggire alle frontiere e raggiungere la Francia, dove la gente può dire quello che pensa senza paura di essere perseguitata dai militari con i kalashnikov.
Kumail ha delle conoscenze vaste e disparate perché frequenta l'università dei poveri, dove la signora Hanska insegna cose diverse, dalle sette meraviglie del mondo alle ricette di cucina, ma lui conosce anche Baudelaire. Il malinconico poeta francese alimenta la speranza di un povero bambino del Caucaso, che per mantenere accesa la sua scintilla in fondo agli occhi ripete come un mantra le parole di una poesia che parla di libertà, di amore e di mare.
La poesia, l'immaginazione e la realtà insieme sono i pilastri che sorreggono questo prezioso libro che conduce a intraprendere un viaggio di crescita per scoprire le verità.
Lara Rocchetta
(da LiBeR 88)