Chi trova un pinguino...
Oliver Jeffers
Zoolibri, 2010, p. 32
(I libri illustrati)
€ 15,00 ; Età: 4-5
“C’era una volta un bimbo… che un giorno trovò un pinguino davanti alla porta di casa.” Così, con un incipit da fiaba classica, Oliver Jeffers introduce il lettore in una breve storia capace di emozionare piccoli e grandi.
Rispetto a L’incredibile bimbo mangia libri (pubblicato da Zoolibri nel 2009), in cui l’autore aveva dato prova del suo eclettismo in un’allegra mescolanza di stili e tecniche diverse, Chi trova un pinguino… è senza dubbio più omogeneo e predilige l’illustrazione dal tocco pittorico, il segno delicato e i chiaroscuri dell’acquerello.
Il ritmo del racconto è scandito dalla costruzione attenta delle pagine, dalla composizione sempre perfetta tra parole e immagini, che in un continuo altalenarsi di prospettive e punti di vista differenti, narrano una storia parallela a quella del testo, aperta a diverse interpretazioni.
L’illustratore e scrittore australiano riesce a parlare ai bambini, li conduce in atmosfere magiche, reali quanto oniriche, in cui i piccoli lettori possono entrare attraverso i disegni, immedesimarsi nei protagonisti e accompagnarli nella loro avventura. Un’avventura che li porterà addirittura a costruire una barca a remi, ad affrontare insieme il buono e il cattivo tempo, per raggiungere il Polo Sud, dove il bambino accompagna il pinguino, dove si lasceranno per riconoscere poi il bisogno di incontrarsi ancora.
A tal proposito il titolo con cui il libro è uscito in Inghilterra nel 2005, Lost and found (Perso e trovato), forse ancora di più suggerisce il significato di una rivelazione: la perdita come passaggio indispensabile per comprendere l’importanza dell’altro e, grazie all’altro, capire anche se stessi.
Attraverso la semplicità e il fascino delle illustrazioni, che riescono, anche senza parole, a esprimere le sensazioni dei personaggi e le suggestioni degli eventi in modo dolce, divertente e a tratti malinconico, il pluripremiato Oliver Jeffers racconta la storia di un’amicizia, di un incontro che conduce a una scoperta, alla consapevolezza che possiamo conoscersi e crescere solo insieme agli altri.
Marianna Turchi
(da LiBeR 88)
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