Bernardo e l’angelo nero
Fabrizio Silei
Salani, 2010, p. 186
€ 13,00 ; Età: da 12 anni
Fabrizio Silei è uno scrittore che si sta affermando. Nel 2008 ha pubblicato presso l’editore Salani il suo primo libro per ragazzi Alice e i Nibelunghi, una storia ambientata in una Roma contemporanea che trova i protagonisti coinvolti in un mondo naziskin che rifiuta il riconoscimento dei campi di sterminio in Germania. Evidentemente Silei ha una particolare vocazione a rendere interessante e coinvolgente quanto è accaduto nella seconda guerra mondiale, anche per gli adulti per i quali ha pubblicato recentemente Prima che venga il giorno, per i tipi di Lineadaria (eccidio nel luglio 1944 di 12 contadini da parte dei tedeschi durante il passaggio della linea di combattimento in Toscana) e Arbeiten! (Polistampa), il cui argomento è chiarissimo dal titolo e del quale Silei è anche autore delle illustrazioni.
Il suo Bernardo e l’angelo nero è ambientato in un piccolo paese della Toscana dopo l’8 settembre 1943: il protagonista è figlio di un gerarca nazifascista (segretario politico e podestà del paese), ha 12 anni ed è sempre in divisa da balilla e la bicicletta è la sua passione. Capisce però la sua posizione di inferiorità: gli adulti sono impegnati in attività “importanti” mentre a lui non può essere assegnata alcuna responsabilità. Il caso mette Bernardo in condizione di prendere una decisione determinante e segreta: da un aereo americano, colpito dalla contraerea, scende con il paracadute un aviatore di pelle nera che, ferito, resta impigliato nei rami di un albero e Bernardo lo nasconderà. Lo farà guarire e poi trionfalmente lo porterà in paese come prigioniero. Anche lui quindi diventerà importante come gli adulti. Le vicende si svolgeranno in modo diverso dal previsto ma il finale sarà positivo.
Rispetto ad Alice (che ha qualche pagina decisamente didascalica) questo nuovo libro di Silei dimostra una forte capacità narrativa, senza momenti di pausa. Bernardo è un romanzo di guerra con un impegno storico, morale e sociale che rende molto avvincente lo svolgersi del racconto. Ma la guerra e la politica non sono il solo argomento del libro, che può essere letto anche come il conflitto fra un figlio dodicenne e il padre, indipendentemente dall’epoca in cui avviene. Inoltre ci sono poche pagine molto misurate che descrivono il comportamento di un adulto del paese con tendenze pedofile.
Roberto Denti
(da LiBeR 88)