La sfida
John Boyne; trad. di S. Di Mella
Rizzoli, 2010, p. 103
(Burextra)
€ 10,00; Età: da 10 anni
Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. È un attimo e in quell’attimo si perde tutta una vita, quella di sempre, fatta di giorni uguali, senza scossoni, con una mamma e un papà che si occupano di te. Ma poi c’è quell’attimo e tutto cambia, in quell’inizio d’estate, per Danny. Tutto per quell’attimo che comincia il giorno in cui la mamma tarda a rientrare e quando ritorna è accompagnata da due poliziotti.
Una mamma che per lunghi, lunghissimi giorni non sarà più la sua mamma, quella che gli dà il bacio della buonanotte, gli scompiglia i capelli, non gli lascia bere il latte dal cartone. Un fantasma dal momento dell’incidente. Sì perché lei ha investito un bambino, il piccolo Andy, e adesso lui è in coma in ospedale e alla mamma di Danny importa solo di quel ragazzino, chiusa nel suo senso di colpa, sprofondata in un abisso di silenzio in cui nessun suono riesce più ad arrivare e meno che mai la voce di suo figlio.
Danny è solo di giorno, solo di notte, solo il giorno del suo compleanno, quando la sedia della mamma rimane vuota, solo perché la sua solida normalità è finita quel dannato pomeriggio in cui un bambino ha attraversato di corsa la strada ed è finito sotto l’auto. E poi c’è il segreto di Sarah, la sorella di Andy, il segreto che potrebbe salvare tutti, ma è un segreto e non si può dire. Sarah che spia la casa di chi gli ha ridotto così il fratellino, Sarah che diventa amica di Danny, con l’onestà e l’innocenza che sanno solo i bambini. Ma non basta, non può bastare.
Così una notte Danny decide di fuggire, per andare non sa dove, ma se l’ha fatto David Copperfield anche lui troverà la sua strada. Con poche sterline in tasca vaga per la città, mangia hamburger, dorme dove capita e poi, stremato, si lascerà cadere nel parco, sicuro che ormai sta morendo. Finché due braccia amorevoli lo sollevano da terra e lo salvano.
Un lieto fine, fatto di risvegli e di ritorno alla vita, caratterizza l’ultima parte di questo libro: lo scioglimento di una tragedia che unisce e divide due famiglie, un epilogo per nulla scontato, ma soprattutto niente affatto sdolcinato. Una storia qualunque, come potrebbe capitare a ciascuno di noi, raccontata con la delicatezza che merita il dolore, soprattutto il dolore di un bambino.
Paola Bertolino
(da LiBeR 87)