Léon e le buone maniere
Annie Groovie
EDT-Giralangolo, 2010, p. 63
(I libri di Léon)
€ 11,00 ; Età: da 6 anni
Léon assomiglia a un bambino dei fumetti. Capelli a spazzola, un sorriso sempre pronto a nascondere qualcosa, sguardo allegro. Solo con molta difficoltà e una buona dose di osservazione ci si rende conto che Léon ha un solo occhio, grande come una maschera da sub. Insomma Léon non è esattamente un bambino, è un ciclope che vive felice in compagnia di due amici della sua “stirpe”, il Gatto Ciclope e Lola Ciclopessa, che gli fanno da spalla.
Il protagonista “bambino- ciclope” è una delle prime sorprese della collana edita in Francia nel 2003 e portata in Italia quest’anno dalle edizioni Giralangolo dove Léon fa da personaggio guida in una serie di veloci vademecum (quattro i titoli già usciti da noi) su come affrontare e maneggiare le superstizioni, su come apprendere le buone maniere o il rispetto per l’ambiente o su come conoscere i grandi misteri, genere mostro di Lochness.
L’aspetto riuscito di questo personaggio da fumetto, presentato rigorosamente in bianco e nero, è che i suoi comportamenti spesso contraddicono o enfatizzano, in modo dissacrante, il testo quanto basta per evitare che la lettura rischi di trasformarsi in una noiosa carrellata di buoni propositi, precetti, consigli del mondo adulto.
Leggendo Léon e le buone maniere – testo utilissimo a far conoscere gli elementi base di una sana convivenza civile – il piccolo lettore potrebbe essere tentato dal rimpiangere l’anarchica confusione della sua vita “maleducata”. Meglio non dire le parolacce, si legge nel testo, ma poi l’occhio cade sulla strip con Léon che fatica a trattenere l’insulto. In classe è bene fare silenzio per non disturbare la spiegazione del professore e i compagni che la seguono è un’altro consiglio bon ton. Giusto! Léon si adegua ma per farlo è costretto a cucirsi la bocca con una cerniera. Insomma buone maniere sì ma senza dimenticare la fatica e, a volte, la non voglia di adeguarsi.
Sta in questo mix di consigli e sguardo bambino il successo della serie che in Canada è diventa anche un cartone per la TV. E che riflette bene il mondo della sua creatrice, la scrittrice e illustratrice Annie Groovie, un passato da pubblicitaria, una passione adolescenziale per la ginnastica e un impegno adulto nel mondo circense e con i bambini di strada del Cile.
Vichi De Marchi
(da LiBeR 87)