Recco, Le Mani editore, 2010, 301 p.
ISBN 978-88-8012-515-6 Euro 16
Quarta di copertina
Harry Potter al cinema è il primo saggio italiano (e non solo) a occuparsi del fenomeno Harry Potter nelle sue trasposizioni cinematografiche, considerate come il risultato di un processo che parte dai romanzi, scritti dalla penna di J.K. Rowling, e approda al cinema attraverso una numerosa serie di passaggi.
Il fulcro dell’analisi è il percorso dalla carta allo schermo: partendo dai sette libri della serie (e dalle loro potenzialità filmiche), si passa alla sceneggiatura e all’adattamento dei contenuti narrativi dal medium letterario a quello cinematografico, per arrivare alla messa in scena, e infine all’inquadramento delle pellicole di Harry Potter all’interno del panorama cinematografico internazionale.
Nello specifico, vengono approfonditi molti degli aspetti che hanno reso la vicenda del giovane mago così vivida ed emozionante sullo schermo, come la scenografia del castello di Hogwarts e i suoi continui cambiamenti, i costumi scolastici degli studenti, o la colonna sonora. Ma non solo. L’autrice si è chiesta: quali sono le ragioni delle variazioni nella trama apportate all’interno
delle pellicole? Perché più cineasti (quattro) si sono avvicendati alla regia dei film di Harry Potter? E inoltre: come si può considerare il fenomeno nel suo insieme?
Il tema è affrontato con sguardo tecnico e, laddove i libri sono inquadrati nel contesto della letteratura infantile, i film vengono esaminati alla ricerca di quegli elementi di continuità, di varietà e di crescita che caratterizzano la saga nel suo progressivo avanzare, pellicola dopo pellicola.
L'autrice
Valentina Oppezzo, nata a Casale Monferrato, si è trasferita a Trieste per gli studi universitari, dove ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità e la Laurea Specialistica in Discipline dello Spettacolo, specializzazione Cinema. Vive attualmente a Boston dove lavora come fotografa di studio e insegnante di italiano.