L’Onda: la storia non è un gioco
Todd Strasser; trad. di M. Martucci e A. Mari
Rizzoli, 2009, p. 156
(Oltre)
€ 12,00 ; Età: da 13 anni
Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981 e ben presto diventato un classico della letteratura tedesca per ragazzi, il libro di Todd Strasser, tradotto in film da Dennis Gansel nel 2008 col titolo Die Welle, trae ispirazione da una storia vera: l’esperimento condotto da un professore di storia con la classe di un liceo americano, il Cubberly High School di Palo Alto (California), nel 1969, per mostrare ai suoi ragazzi la genesi di una dittatura.
L’anticonformista professor Ben Ross aveva inaugurato, nella sua scuola, tra lo scetticismo dei colleghi, uno stile del tutto nuovo di insegnare la storia, che cercava di avvicinare gli studenti agli aspetti concreti e materiali degli eventi. Lo sconcerto provocato in alcuni ragazzi dalla proiezione di un documentario sulle atrocità commesse dai nazisti nei campi di concentramento, le domande che ne erano seguite e alle quali non era riuscito a dare risposte convincenti, inducono il professor Ross a porsi alcuni inquietanti interrogativi: “Davvero era così inspiegabile il comportamento della maggior parte dei tedeschi durante il regime nazista? … Era un qualcosa che si poteva capire solo vivendolo? Oppure, se fosse stato possibile, ricreando una situazione simile?” (p. 31-32).
Affascinato da questa idea, il professor Ross decide di avviare un esperimento per cercare di dare un assaggio di come doveva essere la vita nella Germania nazista. Inizia così un tragico gioco di ruolo, dalle conseguenze del tutto imprevedibili, che ben presto sfugge a ogni controllo. Utilizzando il suo carisma, l’insegnante riesce a instillare nei suo studenti un forte senso di appartenenza al gruppo attraverso l’uso della disciplina, l’introduzione di un’uniforme, la scelta di un nome che diventa anche un logo e un saluto: l’Onda, appunto. L’esperimento finirà per estendersi a tutta la scuola, rischiando di travolgere tutti coloro che dissentono.
Un’esperienza che segna profondamente sia i ragazzi che l’insegnante, e che consente molteplici chiavi di lettura: la grande seduzione che esercita il potere sulla natura umana; il bisogno primordiale di sottoporsi alla guida di un capo carismatico; la vulnerabilità degli adolescenti, facilmente plasmabili da una figura autorevole; la consapevolezza che non possiamo rinunciare alla responsabilità individuale per affidarci ciecamente a un leader.
Gabriela Zucchini
(da LiBeR 86)
