Non buttarmi via: Don’t throw me away
Marina e Fabrizio Barbero
B Edizioni design, 2009, p. 60
€ 16,00 ; Età: 6-7 anni
La ricerca di protagonisti nuovi mette in moto la fantasia degli autori, tanto che anche un foglio di giornale, che a differenza della pagina di un libro dura un solo giorno, diviene personaggio e io narrante di un’avventura speciale. Basta una giornata di vento perché il foglio sia trasportato in alto e poi scaraventato a volteggiare a terra, preda dei netturbini, se un’altra ventata non lo riportasse in cielo. Lo vede un ragazzo e lo immagina trasformato in un aquilone che sale, sale finché il filo si spezza e il giornale torna a essere libero. Ondeggiando, plana su una bici e si appiccica al petto del ciclista, ma alla prima curva riprende il volo e finisce dentro una casa, dove un imbianchino lo acchiappa e se ne fa un cappello. L’avventura sembra ormai finita, ma a una distrazione dell’operaio il foglio si dispiega di nuovo. Non fa a tempo a innalzarsi che, preso da un ragazzo, diventa una palla per giocare a calcio con gli amici. Il portiere non la para e il giornale, benché accartocciato, riesce a distendersi e a volare in alto per poi adagiarsi su una panchina accanto a una bimba che lo piega e ripiega a barchetta per farla navigare nel laghetto. Riprende quota e, ancora una volta ben disteso, vola su un prato, poi avvolge un mazzo di fiori, e di nuovo libero sfiora un tavolo apparecchiato per un compleanno. Un ragazzo lo afferra e lo trasforma in un aeroplano lanciandolo nel cielo, dove è bello salire su una rotta che lo porterà al lettore.
Il libro, all’originalità del personaggio e al suo desiderio di libertà, abbina la traduzione in inglese del testo nella pagina a fronte e una grafica particolare elaborata al computer. È un tipo di illustrazione dallo stile figurativo ridotto a linee essenziali che qui si presentano in forma dinamica, come si può vedere dal foglio volante che incontra il manubrio della bicicletta in primo piano e dalle sue continue e imprevedibili trasformazioni. Le immagini delle persone e degli animali, bianche e trasparenti, si inseriscono negli ambienti raffigurati in forme geometriche dai colori vivaci, in cui si scoprono insoliti particolari. La vicenda lineare e “ardimentosa” di un foglio di giornale, che il giorno dopo non interesserà più nessuno, è un incentivo a mettere in moto la fantasia perché qualsiasi oggetto possa trasformarsi nel protagonista di una storia fantastica.
Maria Letizia Meacci
(da LiBeR 86)