Progetto per la lettura ai bambini dal primo anno di vita Il progetto Nati per leggere vuole creare nei genitori l’abitudine di leggere ai bambini sin dai primi mesi di vita per far diventare il libro una presenza quotidiana nelle loro giornate. Ė stato dimostrato che una lettura precoce incrementa le probabilità che il bambino rimanga un lettore anche in futuro con tutto quello che ciò significa, cioè avere un migliore profitto scolastico e quindi raggiungere più facilmente un alto livello di scolarizzazione. Ė comunemente accettato che i bambini sono nati per mangiare, fare cacca e pipì, ridere, strillare, dormire... Sappiamo invece che principalmente i primi giorni di vita, i primi mesi, i primi anni sono uno straordinario tempo di scoperta e di crescita sul piano emotivo, affettivo e motorio. I neonati riconoscono ben presto suoni e voci familiari, imparano a parlare e a farsi comprendere, a dialogare, ad attribuire senso e significato ad ambienti e situazioni e così, piano piano, cominciano a interpretare il mondo che li circonda. Attribuendo un significato ampio alla parola leggere, considerando la lettura un’attività di interpretazione e di attribuzione di senso, possiamo dire che è possibile leggere prima di leggere e che i bambini lo fanno fin dalla nascita. I pediatri suggeriscono di parlare loro, di raccontare cosa succede intorno, di ripetere filastrocche, cantare canzoncine e ninne nanne. In un primo tempo le parole saranno percepite soprattutto come suoni, ma ben presto (circa 6 mesi) potranno essere dette anche in presenza di oggetti morbidi, colorati e di materiali diversi, interessanti da toccare e guardare, che diverranno familiari e saranno col tempo molto amati dai piccoli: stiamo proprio parlando di libri!
Le tappe di approccio del bambino al libro indicate nel progetto partono dal primo mese di vita fino al trentesimo, seguite da suggerimenti sulla lettura ad alta voce: quando leggere, come leggere, quali libri scegliere. Particolarità del progetto, che come tutti i progetti NPL a livello nazionale è promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche, dall’Associazione Culturale Pediatri Italiani e dal Centro per la Salute del Bambino, è di essere proposto, dato il crescente livello di multiculturalità, negli ambulatori pediatrici e nelle scuole della prima infanzia, oltre che in italiano anche in altre grandi lingue europee (spagnolo, francese e tedesco), nonché nelle principali lingue delle etnie che caratterizzano l’immigrazione in Italia: sloveno, romeno, serbo e bosniaco, croato, albanese, russo, arabo e cinese.
Claudio Anasarchi
Nati per leggere
Associazione italiana biblioteche, [2009]
1 piegh. (6 p.) ; ill., 21 cm
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Centro per la salute del bambino
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34123 – Trieste
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