La scatola dei desideri
Wendy Mass; ill. di Roberto Luciani
trad. di A. Ragusa
Piemme Junior, 2009, p. 361
(Il battello a vapore)
€ 8,00 ; Età da 10 anni
Jeremy Fink and the Meaning of Life. Così il titolo originale. Il senso della vita: quello che Jeremy va cercando affannosamente dal giorno in cui La scatola dei desideri viene recapitata a casa sua.
Un libro delicato, in cui gocce di saggezza piovono tra le pagine con un garbo e un candore che arriva direttamente al cuore. Perle di filosofia alla portata anche dei più giovani e inesperti lettori. Un libro che fa sorridere e ingoiare commozione, che costringe lo sguardo e la mente sulle grandi domande, quelle difficili, cui è difficile dare risposte o per le quali trovare la risposta.
Jeremy è un ragazzino di quasi tredici anni, colleziona dolciumi mutanti, si nutre con panini al burro di noccioline, è ansioso e non ama gli imprevisti. Ha una grande passione e un vero scopo: costruire una macchina del tempo, per fare un rewind, per ritornare indietro, a quel giorno di cinque anni prima in cui il suo papà è morto in un incidente di auto. Chissà se il semaforo non fosse stato rosso, se fosse uscito più tardi, se quella signora non avesse attraversato all’improvviso… ora, forse, ci sarebbe ancora. Ma ecco che il suo papà ritorna inaspettatamente attraverso un pacco consegnato da Nick, il postino. Dentro, insieme a una lettera indirizzata proprio a lui, una scatola di legno, di quelle comprate nei mercatini, con la raccomandazione di aprirla il giorno del suo tredicesimo compleanno. E sul coperchio una scritta, intagliata dal suo papà: il significato della vita.
Ma come si fa ad aprire una scatola così bella, così preziosa e anche così particolare (perché ha quattro serrature) se non ci sono le chiavi, se sono andate smarrite? Sarà proprio la ricerca di quelle chiavi il viaggio attraverso il significato della vita di Jeremy e di Lizzy, la sua inseparabile amica, co-protagonista di tutta la storia. Un viaggio fatto di avventure, di sorprese, di imprevisti e di colpi di scena, di incontri sorprendenti con persone sconosciute, di parole e dialoghi che sono un distillato di quei pensieri profondi che ciascuno di noi vorrebbe saper dire con parole così semplici e con tanta levità. E sempre e dovunque i due amici, inseparabili, pronti a condividere tutto e, in ogni momento, a prendersi cura l’uno dell’altro. Come sanno fare solo i veri amici.
Paola Bertolino
(da LiBeR 85)