Mister P
Federica Iacobelli, ill. di Chiara Carrer
Topipittori, 2009, p. 32
(Grilli per la testa)
€ 14,00; Età: da 7 anni
Un pavone innamorato di una pompa di benzina. L’ incessante suono della macchina è canto d’amore per le orecchie del volatile. La nostalgia struggente del ricordo di un intreccio crudele di amori impossibili. La voce di un bambino che osserva stupito mentre tutti guardano, per capire cosa stia succedendo: giornalisti, passanti, curiosi, fotografi, code di automobili, occupano la scena dell’amore, senza nulla capirne. Il mistero, la memoria, il racconto. Elementi tratti da una curiosa notizia di cronaca successa in Inghilterra, più fantasiosa e poetica di qualsiasi finzione che volesse raccontare un amore fra diversi inventando un dialogo impossibile. Federica Iacobelli ne fa materia di racconto, in questo albo non semplice che chiede di essere scoperto con pazienza, dove una certa reticenza appartiene al linguaggio stesso e si intreccia perfettamente in armonia con l’immagine, nelle figure di Chiara Carrer. La precisione ornitologica delle tavole di Carrer non insegue la bellezza tutta immaginata di “un uccello galliforme color verde rosmarino e blu cobalto come una ruota arcobaleno che girava e si gonfiava tanto”. La scelta è tutta diversa: non lo spettacolo, che si vede già dalle parole, ma la mappa di un luogo, di un universo che è al contempo contesto e speciale prospettiva. Mister P torna a casa solo quando la pompa di benzina si riposa e tace il suo canto. “Spegnete i riflettori” dice la voce narrante del bambino. Invece la folla vuole vedere, raccontare, registrare, riprendere, immortalare, spiegare, gli esperti prendono appunti, gli scienziati verificano, ognuno ha il suo da fare. Mister P allora appare immortalato in un angolo della doppia pagina, come su una lavagna: è un pavone realistico, misurato e verissimo adesso, davanti ai loro volti intenti a classificare. Mentre è e sarà diverso, per chi racconta, l’unico che capisce il suo segreto, che conosce il suo amore, che vede la sua anima. Un pulmino travolge la pompa. Gendarmi, infermieri, autorità, tutti si impegnano per catturare l’irregolare inquilino della stazione di servizio, l’anomalia che devia il traffico e crea confusione. L’amore non ricambiato va intrappolato in una rete grande. Il pavone viene catturato. Il suo canto solitario, nella lingua della pompa di benzina, rimane come memento. L’albo si chiude con la promessa del bambino che attende. Un libro sull’amore, per tutti, da rileggere e da regalare.
Marcella Terrusi
(da LiBeR 85)