Kalle Blomkvist, il grande detective
Astrid Lindgren
trad. di E. Marullier Cantagalli
Feltrinelli Kids, 2009, p. 190
€ 13,00 ; Età: da 10 anni
Kalle Blomkvist è un ragazzino con la smania del detective e con qualche buona chance di avere successo nella sua incessante ricerca di tipi sospetti, delinquenti camuffati da civili cittadini, ladri in trasferta. Peccato che il nostro detective in erba viva in un paesino così tranquillo da rasentare la noia. Sino a quando un tipo sospetto arriva davvero e le capacità investigative del tredicenne detective vengono messe alla prova. Succede in Kalle Blomkvist, il grande detective, pubblicato da Feltrinelli Kids.
Potrebbe sembrare scontato che, in tempi di grande revival dei generi, giallo, nero, crime e detective story, l’editoria per l’infanzia sfrutti questo filone. Addirittura banale pensare al nome del giovane detective, quel Kalle Blomkvist che fa il verso alla trilogia best seller Millenium di Stieg Larsson dove il bravo giornalista Mikael Blomqvist, occasionalmente improvvisatosi detective, viene soprannominato, dalla protagonista femminile Lisbeth, con il nome di Kalle.
La letteratura per l’infanzia ruba trama e protagonisti ai successi d’annata? Non proprio. Ciò che appare scontato non lo è più quando si svela il nome dell’autore (anzi dell’autrice) e l’anno di pubblicazione di Kalle Blomkvist, il grande detective. Si tratta di Astrid Lindgren, la notissima scrittrice svedese che ha creato Pippi Calzelunghe e che, nel 1946, ha inventato il personaggio-detective in erba Kalle Blomkvist. Mentre il nome del protagonista della trilogia di Millenium altro non sarebbe che un omaggio di Stieg Larsson alla grandissima scrittrice sua conterranea, morta nel gennaio 2002 a 94 anni.
Due mesi prima di morire, in occasione del suo compleanno, qualcuno chiese a Astrid Lindgren cosa desiderasse per festeggiare i 94 anni. Rispose: “Pace nel mondo e vestitini carini”. Fino alla fine non aveva mai abbandonato la sua verve, il suo sguardo obliquo sul mondo, la sua forte venatura libertaria. Esattamente le ragioni che l’avevano fatta tanto amare dai ragazzi e così tanto criticare dagli adulti del tempo, che censuravano scandalizzati le avventure di Pippi Calzelunghe, eroina felice di crescere senza adulti.
Vichi De Marchi
(da LiBeR 85)