Dieci dita alle mani dieci dita ai piedini
Mem Fox, Helen Oxenbury
Trad. di P. Floridi
Il Castoro, 2009, p. 40
(Bambini)
€12,50, Età: da 4 anni
“I bambini piccoli sanno riconoscere nelle figure i volti, gli altri bambini e le piccole cose che conoscono perché fanno parte della loro quotidianità. La parte migliore per loro è quando indicando qualcosa nella pagina i genitori esclamano – Guarda! Hai visto? – un artista deve sapere cosa è che i bambini sono in grado di riconoscere”.
Helen Oxenbury, intervistata da Leonard Marcus a proposito dell’arte dell’illustrazione e i primissimi lettori, risponde così. Oxenbury ha creato e illustrato decine di albi, dove la dolcezza del suo acquerello e l’armonia inconfondibile dei volti dei suoi bambini quasi liberty produce ritratti di infanzia precisi e realistici, mai edulcorati, dove sempre serpeggiano l’allegria, il piacere infantile del gioco e l’avventura delle piccolissime cose. Oxenbury non solo è stata più volte premiata ma i suoi libri sono amatissimi in Inghilterra dove nascono e nei molti paesi dove vengono tradotti. Ecco perché abbiamo scelto di segnalare questo albo che permette una riflessione e invita a una interessante esperienza di lettura con un bimbo molto molto piccolo. Il piccolo lettore può qui familiarizzare con le pagine di carta di un formato di albo classico e con un testo poetico che sarebbe adatto anche ad un board book, cioè ad un cartonato. Scritto da Mem Fox, con un testo semplice, breve e ritmico come una poesia l’albo comincia con il presentare due personaggi, e procede guidando il gioco della lettura e ricompensando il voltare pagina con il piacere della rima. Sono tanti e diversi i bambini della Oxenbury, sono bambini con il moccio al naso, con il pigiama, con i sandali, gli stivali, bambini a piedi scalzi di tutti i colori, bambini con due denti, bambini attraverso le sbarre dei lettini, estasiati sull’altalena. E tutti, proprio tutti, hanno qualcosa in comune. Il libro guida il corpo alla scoperta di mani e piedi del piccolo lettore, che si divertirà moltissimo a sperimentare come la potenza dei libri sia anche quella di far scaturire dalle pagine piatte un gioco fatto di fisicità, di affetto e prossimità, fino a giungere alla scoperta, nel bambino vicino, del fatto che ha tre piccoli baci proprio sul nasino.
Marcella Terrusi
(da LiBeR 85)
