Il suggeritore
Donato Carrisi
Longanesi, 2009, p. 468
€ 18,60 ; Età: da 14 anni
Romanzo pubblicato per adulti, i temi che l’autore tratta possono interessare il lettore già a partire dai 14 anni. Scrittura di chiarezza esemplare, assoluta competenza sull’argomento, passione narrativa che rende appassionante il conflitto fra bene e male.Primo romanzo giallo di un autore di 35 anni, laureato e specializzato in criminologia e sceneggiatore di serial TV per Canale 5 e RAI. Può lasciare perplessi, se il lettore non è preparato, l’insistenza di temi che affrontano il macabro con una esattezza di particolari realistici che rischiano di lasciare il segno di impressioni profonde.Si inizia, nella radura di un bosco, con la scoperta di sei braccia di ragazzine sepolte certamente per offrire all’autorità una indicazione di come l’assassino intenda non soltanto dichiarare i propri delitti ma anche dimostrare la certezza delle proprie capacità di non venire scoperto.Dal macabro si passa all’horror. Ma è sbagliato fermarsi a considerare questo aspetto del romanzo che invece ha nel substrato psicologico un crescente fondamento emotivo. L’autore utilizza una vicenda, che forse può sembrare un’invenzione eccessiva, per portare per mano il lettore a confrontarsi con la realtà quotidiana della stampa e dei mezzi di comunicazione. Ma l’accusa non è soltanto rivolta ai media. In tutte le pagine del romanzo c’è una sottile ma concreta critica a tutta la società contemporanea, compresi i genitori delle vittime, indipendentemente dallo sviluppo della complessa vicenda che coinvolge il lettore per il suo continuo mutare secondo gli imprevisti delle scatole cinesi.Alla fine del libro, una nota dell’autore spiega con chiarezza la ragione del titolo del libro: “La letteratura criminologica ha cominciato a occuparsi dei “suggeritori” in relazione all’evolversi del fenomeno delle sette. L’attività di questi individui concerne un livello subliminale di comunicazione che non aggiunge un intento criminale alla psiche dell’agente, semmai fa emergere un lato oscuro che poi porta il soggetto a commettere uno o più delitti”. Il romanzo è quindi utile (e per questo lo suggeriamo anche ai giovani adolescenti) per conoscere a fondo un aspetto drammatico di ciò che avviene nel mondo che ci circonda: ogni anno in Italia scompaiono misteriosamente migliaia di persone, la maggioranza giovani.
Roberto Denti
(da LiBeR 83)