Il litigio
Claude Boujon
Babalibri, 2009, p. 44
€ 11,00 ; Età: da 3 anni
Il litigio fa parte dei rapporti tra le persone, e anche i bambini non ne sono immuni. Difendere il possesso di un proprio giocattolo è la forma più comune dei litigi tra bambini che sfociano in strattoni, calci e pugni. In questi momenti è difficile far loro capire che è necessario condividere le cose, che è necessario controllarsi e che una buona convivenza può far fronte ad avvenimenti imprevedibili come succede ai due conigli protagonisti del libro.
Il piccolo albo di formato rettangolare, narra le vicende del signor Bigio e del signor Bruno che hanno le tane vicine e all’inizio vanno molto d’accordo. Però un giorno il signor Bigio lascia l’immondizia in giro e il vicino comincia ad arrabbiarsi. L’altro gli ribatte che lo disturba perché tiene la radio ad alto volume. Da allora ogni occasione è buona per insultarsi, finché il signor Bruno innalza un muro di mattoni fra le due tane facendo montare su tutte le furie il signor Bigio che riduce il muro in polvere con conseguente furioso litigio e botte da orbi. Una volpe affamata vedendo i due litiganti pregusta un gustoso bocconcino, ma i conigli accorgendosi del pericolo si tuffano in una tana. La volpe cerca di stanarli, ma i due scavano una galleria fino all’altra tana e fuggono. Ritornano quando non c’è più pericolo, si abbracciano e sono di nuovo grandi amici. Il tunnel rimarrà per farsi visita quando piove e “se serve, litigare senza bagnarsi”. L’autore illustra il breve racconto con molta semplicità e chiarezza e con pochi elementi ben riconoscibili, perché fanno parte della quotidianità del bambino piccolo, che può così seguire da solo lo svolgersi della vicenda.
I colori delicati delle immagini sono ravvivati da qualche tocco più vivace, come il rosso del muro e quello del grande corpo della volpe tesa a procurarsi il pranzo. Claude Boujon è autore di altri tre albi pubblicati da Babalibri. Sono piccole storie venate di umorismo: una strega brutta si prepara una pozione magica perché vuole diventare una bellezza (Le minestre magiche, 2001); un’ingenua ranocchia scambia il principe azzurro per una cabina telefonica (Povera Gelsomina, 2002);un piccolo coniglio a cui non piacciono le carote, s’interessa a cosa mangiano gli altri animali, ma quando scopre che lui è il cibo preferito dalla volpe cambia idea... sulle carote! (Buon appetito, Signor Coniglio!, 2001).
Maria Letizia Meacci
(da LiBeR v83)