Il libro di tutte le cose
Guus Kujier; trad. di D. S. Fiano
Salani, 2009, p. 94
(Piccoli Salani)
€ 10,00 ; Età: da 10 anni
Thomas, nove anni, da grande vuole essere felice: questo scrive sul suo quaderno di pensieri e storie da lui battezzato il Libro di tutte le cose. Come realizzare questo sogno, però, non lo sa. Thomas vede infatti sofferenza ovunque: per le strade e negli occhi della gente, impegnata a risollevarsi dalle macerie della guerra appena finita (siamo in Olanda, nel 1951); e dentro le mura domestiche, dove l’amore e la serenità familiari sono offuscati dalle manie di un padre manesco, dispotico e ligio fino all’ossessione al rispetto delle Sacre Scritture. L’indole curiosa, la straripante fantasia, l’intelligenza viva e la sensibilità non comune di Thomas – che lo portano a ricercare un rapporto intimo e dialettico con Gesù – vengono accolte dal padre a suon di botte; botte peraltro elargite con regolarità anche alla madre del ragazzo, impegnata in una quotidiana e strenua difesa del figlio. Ma il difficile cammino di Thomas verso la felicità è disseminato anche da piacevoli sorprese, da cogliere e trascrivere nel "libro di tutte le cose": come l’incontro con Eliza, a cui egli scriverà la prima e toccante lettera d’amore; e l’amicizia fondamentale con l’anziana signora Van Amersfoor che insegnerà a Thomas il potere rigenerante e catartico della lettura e dell’ascolto della grande musica classica. Sarà proprio un libro della signora Van Amersfoor a creare le condizioni per un appianamento delle incomprensioni tra il padre di Thomas e il resto della famiglia.
Tratto da una storia vera, Il libro di tutte le cose è una lettura preziosa, sul piano dello stile e dei contenuti. Guus Kuijer pondera sapientemente i toni narrativi regalandoci un racconto che commuove, fa riflettere e diverte: la sua penna è sempre leggera, ironica, (a tratti non priva di sarcasmo) anche quando tocca gli aspetti più drammatici della vita di Thomas, che tuttavia non vengono sminuiti nella loro gravità. Sorprende, inoltre, la forza evocativa e sintetica della sua prosa. In sole 94 pagine Kuijer riesce davvero a scrivere un “libro di tutte le cose”, dove le cose sono le sfumature che caratterizzano, nel bene e nel male, la vita di ognuno di noi; e dove la bontà d’animo, l’ironia, l’intelligenza, gli amici, i libri e la musica sono validi strumenti di felicità.
Silvana Deriu
(da LiBeR 83)