L’incredibile bimbo mangialibriOliver JeffersZoolibri, 2009, p. 40(I libri illustrati)€ 15,00 ; Età: da 3 anni

“È un divoratore di libri!”; perché non prendere alla lettera la metaforica descrizione e inventare un personaggio-bambino che per davvero ingoia, tritura, digerisce interi tomi trasformando il suo stomaco in un pozzo di scienza? Lo deve aver pensato Oliver Jeffers, ecclettico e anticonformista illustratore-scrittore, autore di L’incredibile bimbo mangia libri.La storia, dedicata ai bambini dai 3 ai 5 anni, ruota attorno alla voracità per i libri. Dapprima è una voracità fisica quella del protagonista, che mangiando carta stampata assimila tutto il sapere. La sua intelligenza, cresciuta a dismisura, ha però un limite nella capacità dello stomaco di contenere i libri. Il corpo si ribella, l’indigestione si traduce in una perdita di intelligenza e conoscenza: sino a quando il piccolo protagonista scopre che i libri possono anche essere letti e che sta lì il vero piacere.L’incredibile bimbo mangia libri si offre a più piani di lettura. C’è quello classico della “trama” semplice ed efficace nella sua indiretta e intelligente “propaganda” del libro e della lettura. E c’è quello, forse ancora più accattivante, del segno, del carattere grafico, del lettering, dell’illustrazione, dove il poco più che trentenne scrittore australiano si diverte a mescolare e a sovrapporre i “segni”. Le pagine sono costruite come dei collage dove le vecchie pagine di un libro o di un vocabolario sono accostate o fanno da sfondo alle scene in cui si muovono i personaggi. A volte lo sfondo viene dato da vecchi fogli di quaderni a quadretti, altre volte è l’illustrazione dal tocco pittorico a dominare la pagina. L’effetto finale è quello di una allegra e familiare mescolanza, come anche i libri riescono a dare. Qua e là sparsi disordinatamente ci sono annotazioni e numeri trascritti a matita, quasi che l’autore, per errore, avesse scritto sulle pagine pronte per la stampa. In realtà nulla è lasciato al caso in questa babele di segni, e anche i numeri servono ad indicare, in questa storia di piacere e passione per i libri, la particolare curiosità che il pluripremiato Oliver Jeffers ha sempre manifestato nell’indagare, attraverso l’opera artistica, il particolare rapporto che lega logica ed emozioni, pensiero e comprensione.Vichi De Marchi(da LiBeR 83)