La nonna di Cappuccetto Rosso per Roberto Denti è un personaggio speciale. Già in Orchi, balli e incantesimi l’ha presentata come novella sposa del Principe Azzurro lasciando senza parole la nipotina. Un’ironia che fa sorridere per attirare i lettori più grandicelli, quelli che le fiabe ormai le hanno “digerite” e possono imparare a manipolarle creativamente. Quello di Denti è un insegnamento che ha radici nella Grammatica della fantasia in cui Gianni Rodari dava le coordinate per trasformare le fiabe con un gioco di fantasia “mantenendo come base i personaggi e gli avvenimenti” di quelle tradizionali. In questo racconto la nonna è una protagonista arrabbiatissima perché figlia e nipote non si ricordano più di lei. Si sfoga con tutti e accetta l’amicizia di una donna alquanto strana che si presenta come la strega di Hansel e Gretel, quella che è stata gettata nel forno, per fortuna non troppo caldo, perciò si è salvata perdendo però i suoi poteri. Ora può fare incantesimi che durano pochi minuti e volare sulla scopa ed è questo che insegna alla nonna che si chiama Marisa. La nonna si reca a trovare Cappuccetto Rosso, ma la bimba e la sua mamma non sembrano entusiaste di vederla. Infatti lei nota una targa fuori della porta dove sta scritto: “Associazione per persone salvate dai lupi” che, in effetti, serve solo a far quattrini come può constatare vedendo una Ferrari e una Mercedes in garage e l’armadio pieno di abiti luccicanti. Il peggio è che Cappuccetto Rosso non va più a scuola. Nonna Marisa, più che mai arrabbiata, trasforma dapprima figlia e nipote in cane e gatto e poi, visto che Cappuccetto Rosso la tratta male, la trasforma in un’oca. La madre la supplica di far riprendere le sembianze umane alla bambina promettendo che la farà andare a scuola e che restituiranno i soldi agli associati. La nonna acconsente e poi soddisfatta se ne vola via sulla scopa lasciando allibite figlia e nipote. Ci sono molti autori che rivedono le fiabe, ma l’ironia e l’imprevedibilità delle proposte di Denti sono un esempio da seguire. Il libretto è illustrato con molto umorismo, interpreta lo spirito dello scrittore con figure molto accattivanti dai colori vivacissimi che possono attirare l’attenzione e la curiosità del bambino quando sceglie le sue letture.
M.L. Meacci (da LiBeR 71)