Antonella Agnoli
Laterza, 2009, 172 p.
(Manuali Laterza, 279)
ISBN 978-88-420-8991-9 € 18,00
Quarta di copertina
"Le nostre città hanno bisogno urgente di biblioteche di nuova concezione, dove i cittadini si possano incontrare stabilendo relazioni sia intellettuali sia affettive: le ‘piazze del sapere' di cui ci parla questo libro innovativo."
Guido Martinotti
Ripensare gli spazi urbani, sottrarli alla commercializzazione, farne luoghi di incontro, di scambio, di azione collettiva. La biblioteca pubblica, a lungo ignorata dalla politica e oggi minacciata da internet nel suo ruolo informativo, può diventare un territorio aperto a gruppi e associazioni, un centro di riflessione e di condivisione dei saperi, il nodo centrale di una rete con altre istituzioni culturali. In un Paese sempre più ignorante, che rischia di restare ai margini dell'economia della conoscenza, la biblioteca pubblica deve diventare parte di un progetto di rinascita dell'Italia, un luogo di libertà e di creatività per ogni cittadino.
L'autrice
Antonella Agnoli ha progettato e avviato la biblioteca San Giovanni di Pesaro, di cui è stata direttore scientifico fino a marzo 2008. Da allora, ha collaborato al restyling degli Idea Store di Londra e a numerosi progetti bibliotecari in Italia. È consulente di vari architetti e di molte amministrazioni locali per la progettazione degli spazi e dei servizi bibliotecari e per la formazione del personale. È coordinatrice dell'Associazione Forum del Libro e collabora con Artelibro a Bologna. Ha pubblicato La biblioteca per ragazzi (Milano 1999) e vari saggi in volumi e riviste scientifiche. Questo libro è il risultato di trent'anni di lavoro e di riflessione sugli spazi pubblici, arricchiti da viaggi in tutto il mondo alla ricerca di soluzioni innovative.
Indice
Introduzione
Parte prima: La biblioteca e la città
1. Gli ultimi 30 anni: un bilancio
2. Il contesto in cui dovremo operare: 2010-2030
3. Piazze, panchine, biblioteche
Parte seconda: Il Dio delle piccole cose
4. Del costruire una reputazione a Londra come a Pesaro
5. Dell'imparare dai supermercati
6. Del sopprimere i cartelli
7. Del vendere taluni arredi ingombranti
8. Del trovare un sito opportuno
9. Del trovare la sedia giusta
10. Del rendere flessibile il bibliotecario
11. Del leggere Munari a Scampia
Conclusioni
17 punti da non dimenticare
Riferimenti bibliografici