L’elfo del nord
Lucy Daniel Raby, ill. di Matteo Piana; trad. di S. Mambrini
Piemme, 2008, p. 363
(Il battello a vapore)
€ 16,00 ; Età: da 8 anni
La storia inizia al Polo Nord in una notte in cui le luci dell’aurora boreale danzano in cielo illuminando la volta celeste. A un tratto si ode un boato e nella calotta ghiacciata si apre una gigantesca voragine: negli abissi del mondo polare penetra l’aurora ed entrando in contatto con l’energia della terra, la luce origina uno sciame di piccole creature alate e luminose, gli elfi.
Sono passati ormai molti anni da quando il reame degli elfi fu creato. La vita scorre tranquilla al Polo Nord: renne volanti in cielo e gare di slitta nel reame degli elfi, sotto i ghiacci. Il piccolo Nickolai ne ha appena vinta una insieme alla mamma Ella, ed è stato rivestito del mantello rosso bordato di pelliccia bianca, che tocca in premio al vincitore. Ma la gioia è spezzata da un arrivo sgradito: Magda, strega malefica cacciata tanti anni prima dal regno, è tornata accompagnata dai suoi famelici lupi ed è ben decisa a prendere il potere e a eliminare tutti gli elfi. Nel buco scuro che ha al posto del cuore inizia ad attirare tutte le minuscole fatine degli elfi. Tutte tranne una: Elvina, la fatina di Nickolaj, che insieme alla mamma è riuscito a scappare in superficie. I lupi tuttavia li inseguono ed Ella viene mutata in statua di ghiaccio. Il piccolo Nickolai, invece, viene sollevato in aria da Cometa, una renna volante che trasporterà il piccolo alla casa di un paese vicino. In quella modesta casetta vive una coppia di mezza età, Joe e Hannah, che decide di tenere il bimbo e prendersene cura. Ma dopo qualche anno il ragazzo tornerà a nord, alla scoperta delle sue origini e verso le imprese che lo attendono.
L’elfo del nord narra le origini di Babbo Natale. La storia ha molte caratteristiche in comune con le fiabe classiche: esseri fatati, animali che solcano i cieli, una strega crudele e luoghi remoti.
L’ambientazione al Polo Nord aiuta il lettore a trasportare l’immaginazione nel lontano paese di c’era una volta, dove bontà e cattiveria non si mescolano, ma mantengono ben distinta la loro natura: o si è buoni come gli elfi, le renne,Joe e Hanna, o si è cattivi come la strega, i lupi e quei bambini che a scuola prendono in giro Nickolai per le sue orecchie a punta.
Il libro è scritto in un linguaggio semplice e la trama è sicuramente adatta anche ai lettori del primo ciclo delle elementari. La lunghezza del testo è alleggerita dalle illustrazioni in bianco e nero di Matteo Piana.
Tiziana Merani
(da LiBeR 82)