Genesis
Bernard Beckett; trad. di B. Masini
Rizzoli,2008, p. 196
€ 16,50 ; Età: da 13 anni
In un mondo del tutto nuovo, i sopravvissuti a una terribile peste hanno costituito una società isolata che ha scelto un sistema di governo dittatoriale per assicurarsi il rispetto di leggi ferree che proteggano da altre possibili epidemie.
È passato molto tempo da quando hanno avuto inizio questi avvenimenti e una studentessa – Anax – affronta un esame nel quale verrà interrogata per cinque ore sul personaggio di Adam Forde, morto nel 2077, a 19 anni: la sua scelta di vita e di morte ha dato inizio a una nuova era nella nuova repubblica.
Anax è il diminutivo di Anaximandre, ma l’autore non ci dice come sia evidente la derivazione da Anassimandro (Mileto 610/609-547/546 a.C.) seguace di Talete e maestro di Senofane e Pitagora. La sua visione del mondo riflette una cosmogonia pessimistica. La tradizione gli attribuisce il primo modello geometrico della struttura dell’universo e la prima carta geografica della terra. La scelta del nome della protagonista di Genesis non sembra quindi casuale anche se non sono questi gli argomenti che affronta il libro che invece è basato su un tema di grande attualità: che cosa rende l’essere umano diverso da una macchina.
Il libro è strutturato sulle domande della commissione e le risposte dell’esaminanda, ma non è affatto monotono. La tensione narrativa è forte e senza cedimenti, arrivando al finale assolutamente inatteso e strabiliante, attraverso una serie di colloqui che costringono il lettore a un’attiva partecipazione mentale.
Quando Adam Forde ha compiuto il suo atto contro le regole (non ha ucciso un’estranea – possibile portatrice di epidemie – che tenta di entrare nel Paese e per salvarla ha invece ucciso il suo compagno di guardia) viene imprigionato con Art, un robot pensante che ha il compito di capire le ragioni della sua ribellione. I rapporti fra i due affrontano il tema dell’intelligenza artificiale. Qual è la differenza fra l’uomo e una macchina costruita non soltanto per agire secondo programmi prestabiliti ma anche per avere un’autonomia intellettuale?
È un libro che richiede un certo impegno di lettura, ma che in cambio offre, attraverso vicende incalzanti e imprevedibili, un costante riferimento alla libertà dell’uomo: un tema sempre di estrema attualità.
Roberto Denti
(da LiBeR 82)