Acqua tagliente
Giovanni Del Ponte
De Agostini, 2008, p. 380
€ 15,90 ; Età: da 12 anni
Karen Wright, psicologa, ha aperto una casa famiglia alle periferia di San Francisco: i ragazzi che ha accolto hanno alle spalle un buon numero di reati, ma i problemi della convivenza si sono appianati da quando uno di loro ha avuto l'idea di utilizzare i laboratori informatici e audiovisivi per documentare le azioni dimostrative di Greenpeace e i danni all'ambiente provocati da industrie e personaggi senza scrupoli. Ne parlano sul loro sito Internet e hanno successo: Greenpeace ha dedicato loro un servizio, etichettandoli come i WebTV Boys. Il soprannome è piaciuto, ma i ragazzi hanno fatto una piccola modifica: hanno cambiato la “s” finale con una “z”. Sono i WebTv BoyZ, e sono i protagonisti di questo nuovo romanzo di Del Ponte, lo scrittore torinese autore di una fortunata trilogia intitolata agli “invisibili”, pubblicata da Sperling & Kupfer, dove già li avevamo incontrati.
Del Ponte è uno dei pochissimi autori a giocare le sue storie tra computer e rete, toccando così le abitudini quotidiane delle nuove generazioni: ciò che lo interessa è peraltro il recupero delle antiche culture e la salvaguardia dell'ambiente, senza teorizzare, dando vita a vicende tra il giallo e la science-fiction. Siamo in Arizona: sono di scena i Navajo, i pellerossa che abbiamo amato nei fumetti di Tex e nei romanzi di Mino Milani, e gli Hopi, rimasti sulle colline, che hanno mantenuto il contatto con la natura e conservato i riti degli avi. Una ricca società sta violando una fonte sacra, utilizzandola per la creazione di un parco acquatico di grande richiamo turistico: Nuova Atlantide.
La storia procede attraverso incontri e scontri: ci sono l'imprenditore divorziato e il progettista del parco, uno studioso di miti antichi e un veterinario che si occupa di etologia, santoni indiani e presunte streghe, e vecchie leggende si mescolano agli ultimi ritrovati della tecnologia.
Tutto il romanzo ruota attorno ad Acquatagliente, la fonte violata, che pare nasconda un passaggio per un altro universo. Si dice che dopo un devastante cataclisma venissero posti dei custodi ai varchi, per impedire a orride creature di invadere il nostro mondo e sterminare gli umani... Per sciogliere gli enigmi e salvarsi la vita la scienza non basta, occorrono conoscenze antropologiche e una buona dose di spiritualità, la voglia di un mondo diverso, la disponibilità a rinnovarsi e a solidarizzare.
Teresa Buongiorno
(da LiBeR 82)