C’è un modo per stare anche con chi e con cosa non c’è più: nominare, raccontare, ricordare, dialogare, disegnare. La letteratura e l’arte, come l’infanzia, conoscono e oltrepassano il velo sottile fra ciò che è, cioè che non è più, ciò che non è ancora, ciò e chi è per sempre perché è nel nostro cuore. Hanno pescato fra un milione di rane e farfalle le parole di Concita de Gregorio, negli spazi e nei segni di illustrazioni e disegni di Beatrice Alemagna, per costruire un libro amuleto. Se il registro poetico di questi brevi racconti, a volte testi rarefatti ed evocativi, a volte apologhi fulminanti con una filigrana di brillante ironia, è quello della malinconia, il senso del progetto omaggia il potere della letteratura nel farci abitare un tempo circolare, in cui siamo sempre accanto a chi non c’è più, e possiamo raggiungere il passo di chi pensiamo sia andato via da noi. La genesi di questo libro, coerentemente con il suo nucleo poetico fondamentale, accade nell’incontro fra alcuni schizzi liberi di Beatrice Alemagna e testi che prendono ad abitarli, o ne vengono in un certo modo risvegliati ed estratti, dalla penna di Concita De Gregorio. C’è poi un sogno, da cui viene il titolo, di cui l’autrice narra. E in quel sogno riemerge una filastrocca che i bambini pronunciavano in catalano, ignorando il dittatore, che ritorna a celebrare la potenza liberatoria della parola e della letteratura. La vita e i giorni abitano nei disegni contorti, espressionisti, poetici, liberi e anarchici, di Beatrice Alemagna, grande poeta dell’infanzia. Il suo quaderno degli schizzi, dove una bambina è ritratta nell’atto fugace di asciugarsi il naso con la manica, e i corpi e i personaggi sono animati da segni suggestivi che restituiscono la verità non per somiglianza ma per essenza lirica, è un sogno che chiama e chiede parole e memoria. Questo libro composto a quattro mani, e a moltissimi cuori, definito a volte un elenco degli assenti presenti, è un’antologia di resistenza del cuore ed educazione ai legami, da interpellare, con cui giocare, attorno alla quale conversare con più lettori possibili, per garantire diritto di cittadinanza, e dare udienza, anche agli invisibili, agli amati tutti, ai mai dimenticati.
Marcella Terrusi (da LiBeR 145)
In mezzo a un milione di rane e farfalle
Concita De Gregorio,
ill. di Beatrice Alemagna
Feltrinelli, 2024, 32 p.
(Feltrinelli junior illustrati)
€ 16,00; Età: da 11 anni