L’edizione originale di questo libro fu pubblicata nel 1980 negli Stati Uniti d’America col titolo The turn about, think about, look about book, titolo che sottolinea il modo in cui le pagine stimolano e provocano nei lettori la possibilità di entrare in contatto con la materialità dell’oggetto, con tutte le possibilità di indagine e con i movimenti di pensiero che questa interazione finisce per provocare. Il titolo italiano Gira, pensa, guarda si rifà all’edizione francese pubblicata da Editions des Grandes Personnes nel 2022: Tourne, pense, regarde. Mettere al centro il pensiero e l’aspetto cognitivo e percettivo rende una certa preziosità anacronistica al libro, scritto, illustrato e progettato dal designer e illustratore Beau Gardner: è raro che un libro, oggi, si promuova attorno alle sue possibilità di suscitare pensieri in chi legge. Ogni pagina, quadrata, ci presenta un’immagine stilizzata che appare diversa a seconda della rotazione a cui si sottopone la pagina stessa. Il lettore è guidato nell’indirizzare lo sguardo dalle piccolissime frasi che commentano ogni rotazione: non si tratta di un invito a muoversi nella vastità delle interpretazioni possibili, ma di un’esortazione a ingaggiare un gioco col libro stesso, col suo autore, col suo supposto narratore. Succede così che dobbiamo adeguare la visione di quella linea ondulata gialla in mezzo a un campo verde per cambiare a ogni giro le attribuzioni di senso e vedere succedersi ai capelli di Raperonzolo, una strada di mattoni gialli, il fumo di un camino, una vongola che sta aprendo il guscio. Ciò che apre alla meraviglia e allo stupore è proprio il lavoro che il lettore di volta in volta è chiamato a fare. Lavoro che chiama in campo l’enciclopedia delle sue esperienze quotidiane, di quelle artistiche, di quelle di fruitore di storie e di immagini.
Nicoletta Gramantieri (da LiBeR 146)
Gira, pensa, guarda
Beau Gardner
La Margherita, 2024, 40 p.
(Libri illustrati)
€ 15,00 ; Età: da 3 anni