Novità in libreria
Bruno Maida
Se mi prendi per mano
Collana Dinamo
9788859293019
240 pp., 13,00€
Dal 24 gennaio in libreria
Torino, 1943. Alberto Levi è poco più che un bambino: frequenta la scuola ebraica, sogna di diventare un balilla e spera di servire la patria, perché essere
un bravo fascista è la sua più grande aspirazione. Questo fino al primo dicembre, giorno in cui il padre rientra a casa brandendo il giornale, il titolo
parla chiaro: “Tutti gli ebrei inviati ai campi di concentramento”. Alberto non capisce, ma l’agitazione con cui viene costretto a fare i bagagli non
lascia dubbi: dev’essere accaduto qualcosa di terribile. Salutati gli amati nonni e abbandonati agi e giocattoli, Alberto e il padre Vittorio corrono in stazione; l’obiettivo è nascondersi presso una famiglia di contadini che in passato prestava servizio presso i Levi, nella speranza che la situazione migliori. Ma così non è. Il rischio di retate si fa sempre più alto, i fascisti diventano ogni giorno più spietati e bisogna trovare nascondigli più sicuri e isolati. La fuga diventa costante, le privazioni pesanti da sostenere e nella testa di Alberto è sempre più complicato capire chi siano i buoni e chi i cattivi.
Se mi prendi per mano è un romanzo ricco di avventura e di spunti di riflessione.
Bruno Maida, professore di Storia contemporanea, offre uno sguardo sull’infanzia ebraica durante il periodo tragico delle persecuzioni.
In questo suo primo romanzo, l’autore racconta con passione il mondo di un ragazzino ebreo cresciuto durante il Ventennio. Dall’entusiasmo ingenuo per gli ideali fascisti, all’avvento delle leggi razziali e alla loro recrudescenza, Alberto passa da un mondo idealizzato a quello reale in cui giocoforza si trova a vivere.
Con una narrazione in prima persona, Maida coinvolge il lettore nei ricordi del protagonista. Vediamo attraverso i suoi occhi le passeggiate verso la scuola o al parco, la vita di città, le mattine in classe, il tempo in famiglia, persino i fumetti di regime. È un mondo che pullula di eroi, di speranze e di ambizioni. Nello sguardo di un bambino cresciuto dalla propaganda, il grande sogno inculcato dal regime maschera la comprensione dei fatti. E così accade che un ragazzino ebreo e discriminato sia un convinto sostenitore del fascismo.
Ma nella fuga e nel confronto tra ricordi e dura realtà, il protagonista poco alla volta metterà a fuoco la situazione e riuscirà lentamente a comprendere tutto il male del regime. Orfano della madre, legatissimo ai nonni, Alberto affronta questo percorso con il padre Vittorio, malinconico ex giornalista che tra censura e sottomissione fatica a trovare il suo posto in una patria per cui desidera lottare, ma che per discriminazione razziale lo bandisce. Insieme sapranno farsi forza nel momento più
difficile, arrivando a costruire un rapporto fino ad allora quasi assente.
Un romanzo di formazione che attraversa un tempo durante il quale Alberto sarà costretto a crescere velocemente, mettendo in discussione valori sino ad allora intoccabili. Un tempo in cui però riuscirà a prendere una propria, personale posizione: una delle conquiste più difficili da raggiungere. Bruno Maida èprofessore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.
Membro del Comitato scientifico dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea e del Comitato tecnico- scientifico della Presidenza del Consiglio per la realizzazione del nuovo memoriale italiano ad Auschwitz. Collabora con RaiStoria e RadioTre. Ha pubblicato per Einaudi La Shoah dei bambini. La persecuzione dell’infanzia ebraica in Italia (1938-1945), L’infanzia nelle guerre del Novecento, I treni dell’accoglienza. Infanzia, povertà e solidarietànell’Italia del dopoguerra 1945- 1948 e Sciuscià. Bambini e ragazzi di strada nell’Italia del dopoguerra 1943-1948.
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