"Se il libro tattile illustrato si progetta come strumento inclusivo per un’educazione globale alla bellezza, dovrebbe avere la capacità di interrogare ognuno di noi e di offrire un’esperienza attraverso molteplici codici di lettura, in modo che ogni lettore possa sentire di esserne parte. Le funzioni e le potenzialità del libro tattile illustrato sono quindi molteplici. Se inizialmente la sua produzione era relegata a un uso didattico specifico nel percorso di formazione per le persone non vedenti e ipovedenti, negli anni, ha allargato i suoi confini, riscuotendo un interesse sempre più grande da parte di progetti e istituzioni, andando oltre la pagina del libro, diventando mostra, installazione, laboratorio, azione collettiva": Roberta Bridda, autrice del libro ABC: i primi passi per la realizzazione di un libro tattile illustrato (Federazione nazionale delle associazioni prociechi-onlus) racconta su LiBeR 144 i libri tattili come territorio di azione e ricerca tra didattica inclusiva, educazione alla bellezza e sperimentazione, fino a diventare un'esperienza per il corpo intero".