Bye bye Benny è la prima riuscita prova narrativa di Filippi, affermato studioso del fascismo e delle sue radicate espressioni di consenso popolare, specializzato nell’analisi della memoria storica collettiva e delle forme di rimozione sociale. Il romanzo si muove con perizia nell’area letteraria dell’ucronia, contrassegnata dall’uso della controfattualità, che agisce rispondendo alla domanda “cosa sarebbe successo se…?”. Qui l’ipotesi è che il regime fascista sia sopravvissuto agli eventi degli anni ’40, che anzi, grazie alla diplomazia mussoliniana, dopo la morte per attentato di Hitler nel 1939, si sia evitato il conflitto mondiale, mentre nei maggiori paesi europei, tolta la Spagna franchista, il Portogallo di Salazar e l’Italia di Benny, sia scoppiata la democrazia. Un ferreo controllo sociale, un’efficace repressione del dissenso e la chiusura a ogni influsso proveniente da oltre confine hanno messo al riparo il regime dalle crisi che hanno segnato la storia europea, dalla Guerra Fredda, alla caduta del muro di Berlino nel 1989, fino all’aprile del 2024, anno in cui è ambientata questa vicenda di rap e libertà.
Italo, sedicenne figlio di funzionari del Partito, frequenta con l’amico Giacomo l’istituto d’arte, dove è frustrato ogni suo anelito di libertà intellettuale, schiacciato dalla gabbia di imposizioni create dal sistema scuola-organizzazioni giovanili-famiglia. Queste confliggono con le sue aspirazioni e con la passione per la musica rap, che tra i giovani circola clandestinamente. La televisione propina musica addomesticata e i social controllati rigidamente dal Minculpop non offrono che propaganda martellante, mentre Italnet (l’internet nazionale) è chiuso al mondo esterno e funziona a singhiozzo. In uno degli spasmi del medium i ragazzi accedono a un sito francese che invita a partecipare a un festival rap a Lione. Arrivarci sarà per loro e per una coraggiosa ragazza conosciuta a un’adunata, l’avventura della vita, segnata da una fuga rocambolesca in treno, con l’aiuto di un’insegnante antifascista, autrice di un pamphlet clandestino di storia alternativa, un’ucronia libertaria nella quale il 25 aprile è davvero avvenuto, e potrebbe avvenire a breve in quel mondo dove l’antifascismo scorre sotto le vene del sistema.
Riccardo Pontegobbi (da LiBeR 143)
Bye Bye, Benny!
Francesco Filippi
Feltrinelli, 2024, 175 p.
(UP)
€ 15,00 ; Età: da 14 anni