La letteratura ha da sempre molto a che fare con l’enigmistica e di questa evidenza è bene fare esperienza fin da piccoli: l’assunzione della finzione, l’uso della lingua, delle figure retoriche, della pluridiscorsività delle parole, i buchi narrativi, la richiesta, in vario grado esplicita e implicita, dell’intervento di chi legge, le convenzioni narrative, il patto fra lettore e narratore, la sospensione dell’incredulità, descrivono un ambito in cui si ingaggia una partita sorprendente fra chi narra e chi legge. Ci sono albi illustrati che a tutto questo riescono a dare evidenza, da una parte rendendo evidenti i meccanismi e, dall’altra, rimandando all’impossibilità di una soluzione univoca e definitiva. L’albo pubblicato da Uppa Kids mette in scena tutto questo e prefigura e determina lettrici e lettori curiosi, capaci di mettere in gioco le proprie competenze, di non prendersi troppo sul serio, di non considerare testi e storie qualcosa di inamovibile e sacrale.
In ogni doppia pagina troviamo una illustrazione piena, realizzata con la tecnica del collage e con un evidente richiamo ai libri per l’infanzia e all’arte grafica degli anni ’50 e ’60, che, in qualche modo, rende straniante il guardare e lo stare nelle immagini. A questo si aggiungono le domande del testo, semplici, chiare e irrisolvibili. Per alcune si può azzardare una risposta multipla: quali tra queste signore ha appena rapinato una banca? Le immagini non rendono una soluzione, per ognuna delle signore che emergono dal bianco della pagina possiamo azzardare ipotesi, storie, supposizioni. Altre domande chiamano direttamente in gioco il lettore: “Dove hanno sepolto il tesoro i banditi? E tu cosa faresti se lo trovassi?”. L’illustrazione, tutta in incongrue e suggestive declinazioni di rosa, rimanda a un immaginario western: banditi, treno cactus, ferrovia, ponte, tomba con croce. Non c’è risposta al di là di quella che ogni lettore può costruire indagando il proprio personale senso e lasciando da parte una inutile ricerca di significato. Ognuno è stupendamente solo di fronte a queste illustrazioni. Gli adulti che proporranno il libro a piccole e piccoli non potranno fare altro che mettersi in ascolto, lasciare spazio a ulteriori domande senza risposta e rinunciare alla ricerca di una qualche logica condivisa: qui ognuno fa per sé. Non ci sono indicazioni di significato, suggerimenti o intenzioni. È un albo che prevede un lettore libero e contento nel suo farsi lettore.
Nicoletta Gramantieri (da LiBeR 142)
Venti domande
Mac Barnett, ill. di Christian Robinson
Uppa Edizioni, 2024, 40 p.
(Uppa kids)
€ 15,00 ; Età: da 4 anni