Non bastano i cinque sensi per leggere la storia raccontata nel libro Lo stambo trasloco della magione Miller che arriva dalla prestigiosa penna dell’americano Dave Eggers. Una storia vera, che emana le essenze del lontano West, dal sapore forte, e dallo sguardo che sconfina negli spazi selvaggi dove la natura generosa ha allungato le mani a uomini e donne dai lungimiranti intenti. Tutto ha inizio negli Stati Uniti, nelle terre dell’Idaho alla fine del 1800 quando il cane di John “Minnie” Moore, inseguendo un gopher, trova una miniera d’argento. Anni dopo, il signor Miller, venuto dall’Inghilterra, acquista la miniera che viene chiamata “Miniera Minnie Moore di Mr. Miller”. La Magione, protagonista del racconto, arriva dopo che il signor Henry Miller si sposa con Annie e le costruisce una sontuosa casa a Bellevue. Passano anni di felicità fino a quando Annie perde il marito, tutto ciò che ha, tranne la casa. Per guadagnarsi da vivere decide di allevare maiali, ma a Bellevue non è consentito, perciò, molto ingegnosamente, escogita un piano per tenere la casa e il lavoro: fa numerare le pietre delle fondamenta e fa trasportare la casa su tronchi d’albero a qualche chilometro dalla città, per poter continuare ad allevare i maiali e vivere serenamente, con il figlio Douglas, fino alla fine dei suoi giorni. La storia ha il sapore del racconto orale, tramandato per decenni da un oratore leggero, scherzoso e pungente che ha disposto il testo in armonioso equilibrio con le illustrazioni della catalana Júlia Sardà. A doppia pagina, nitide, tratteggiate e contornate da sottili linee nere che le arricchiscono di dettagli, le scene fanno strappare qualche risata. Per dare un assaggio di come si presenta al lettore la storia, sul frontespizio quattro maiali sono disposti uno sopra l’altro e reggono una pergamena con il titolo dell’opera, che si srotola fino a terra tra i loro irriverenti escrementi, mentre nell’ultima pagina – acer in fundus – la testa di un maiale, che tiene una mela in bocca, giace su un vassoio di lattuga e limoni. Non bastano i cinque sensi, come accennato sopra, perché al degradé di grigio, marrone, e arancione, evocativi dell’immaginario West, la storia della Magione invita il lettore in una immersione totale nei dettagli ricamati dalla memoria e dalla fantasia.
Adolfina De Marco (da LiBeR 142)
Lo strambo trasloco della magione Miller
Dave Eggers, ill. di Júlia Sardà; trad. di G. Rizzo
L’Ippocampo Ragazzi, 2024, 56 p.
€ 15,00 ; Età: da 6 anni