James Patterson
trad. di A. Zaini
Nord, 2008, p. 397
€ 18,60; Età: da 12 anni
Questo è il terzo volume della trilogia Maximum Ride, che ha avuto un successo strepitoso presso gli adolescenti americani. Prende il nome della protagonista narratrice, Max, una quattordicenne determinata e sensibile, cresciuta con altri cinque ragazzi in una scuola-prigione. Perché non si tratta di ragazzi normali, nati in una famiglia come tante: sono frutto di ingegneria genetica, umani al 98 % e per il resto uccelli, dotati di ali, con ossa cave e leggere, e muscoli possenti, come si apprende dal primo volume, L’esperimento angel (2006).
Nel secondo volume, La scuola è finita (2007), i ragazzi riescono a fuggire. Sono in cerca di un luogo sicuro, dove condurre una vita normale, o almeno quella che credono possa esser tale, ma dal laboratorio partono gli Eliminatori, ragazzi-lupo, decisi a riportarli alla scuola.
Nel terzo volume, Salvare il mondo, i ragazzi-uccello vengono catturati e ricondotti alla scuola-laboratorio, dove saranno sedati e convinti che la loro fuga è stata soltanto un sogno. Ma Max ha una voce che le parla nella testa e che la incita a fuggire di nuovo perché ha una missione da compiere: salvare il mondo.
La storia narrata prende spunto da un altro volume scritto per gli adulti, Quando soffia il vento, tradotto per Longanesi nel 1999: un romanzo inquietante, progettato con il supporto di medici e scienziati, dove la vicenda non è narrata da Max, ma da una giovane veterinaria, che lavora in un paesino sperduto sulle Montagne Rocciose e un giorno se la vede comparire davanti, ferita e misteriosa. La storia non è proprio identica, ci sono diverse varianti, ma la sostanza è la stessa. Solo che rivolgendosi agli adulti Patterson si preoccupa di essere plausibile e convincente, di raccontare qualcosa che ci riguarda tutti, e costituisce un pericolo per l’umanità.
Per i ragazzi i concetti di base permangono, ma la storia pare più quella di un fumetto che altro. C’è comunque nella versione per ragazzi qualcosa di molto indovinato che nell'altra manca: alla fine i ragazzi-uccello saranno sponsorizzati da un numero inimmaginabile di altri ragazzi che hanno trovato il loro appello in rete. Perché la cosa straordinaria, di cui pochi adulti si rendono conto, è data dalle possibilità offerte dalla rete, dove i ragazzi navigano con maggiore maestria e sicurezza dei loro genitori e dei loro maestri. Per la prima volta nella storia del mondo, i ragazzi sono in grado di fare qualcosa meglio dei grandi, e questo per ora nessuno lo mette in conto.
Teresa Buongiorno
(da LiBeR 81)