Storico, scrittore, autore di numerosi saggi sul Novecento, con I Pirati delle Montagne Carlo Greppi dipinge un originale affresco della Resistenza, collocandosi su un solco che, andando oltre le opere testimoniali proposte dall’editoria giovanile (come quelle di Mario Lodi, Guido Petter, Italo Calvino, per citare solo alcuni autori italiani), ha visto in questi ultimi anni l’uscita di alcuni significativi romanzi focalizzati sulla guerra di liberazione rivolti ai giovani. In questo suo nuovo lavoro, Greppi porta lo sguardo sullo scenario internazionale della Resistenza, anticipando sul piano narrativo i risultati di un saggio a più mani, in uscita per Laterza nel 2024, che stima tra i quindicimila e i ventimila i combattenti stranieri nella Resistenza italiana. Greppi dà voce a quella parte di Resistenza rimasta offuscata per decenni, riuscendo a parlare ai giovani di quel periodo storico con una forte tensione etica e civile e un consapevole controllo narrativo della materia trattata. “Che tu sia inglese o tedesco, americano o spagnolo, russo o italiano, polacco o etiope, dove c’è la libertà, o dove si sta combattendo per ottenerla, lì è la tua patria” (p. 191): parole che interrogano, chiariscono, illuminano anche sulla contemporaneità e su tanti conflitti contemporanei. La storia è filtrata attraverso lo sguardo, le riflessioni e l’esperienza di un ragazzino tredicenne, Giorgio, detto il Mozzo, che sale in montagna in seguito a un rastrellamento del settembre 1943 nel quale perde tutta la sua famiglia. Cresce in mezzo a giovani poco più grandi di lui imparando sulla propria pelle cos’è la guerra – quella fuori e quella dentro di noi – cos’è la libertà e quali sono i valori per cui vale la pena combattere. Un romanzo di formazione raccontato come un’avventura epica, i cui protagonisti, i Pirati delle Montagne, originariamente dodici come gli apostoli, provengono da ogni parte del mondo e sono animati da un forte senso di fratellanza e di giustizia. Perché “‘ci volevano forza e coraggio per vincere senza opprimere a nostra volta e per perdonare senza dimenticare’” (p. 278).
Anche a costo di rinunciare alla vendetta, ma non alla ricerca della verità. Parole forti, che parlano ai giovani e meno giovani di ogni epoca, facendo leva sulla responsabilità individuale, oltre che collettiva, e sulla capacità di fare, in ogni contesto, la scelta “giusta”.
Gabriela Zucchini (da LiBeR 141)
I pirati delle montagne
Carlo Greppi
Rizzoli, 2023, 312 p.
(Narrativa ragazzi)
€ 16,50 ; Età: da 12 anni