"I bambini sanno leggere e muoversi con destrezza nella dimensione fantastica di racconti, fiabe e romanzi (Sendak lo ricordava e per questo negli Stati Uniti fu sempre considerato con diffidenza); sanno che a parlare è il linguaggio dei simboli che racconta la verità, ma non è mai da interpretare in modo letterale. È attraverso questo che possiamo sperimentare l’alterità che rimuoviamo dalla nostra vita quotidiana e che la finzione pervicacemente ci mostra, permettendoci di avvicinarla alla nostra sfera di esperienza, e di conoscerla. L’arte serve a questo": Giovanna Zoboli, scrittrice ed editrice, nel suo articolo su LiBeR 140 riflette sul controllo adulto della dimensione infantile. Illustrazione di Peppo Bianchessi per LiBeR 140.