Non sempre ogni famiglia infelice lo è a modo suo, come suggeriva Tolstoj in Anna Karenina. Spesso l’infelicità si manifesta con tratti simili anche se alimentata da situazioni apparentemente diverse. Prendiamo la storia di Archie Albright, che è un bambino infelice perché la sua famiglia si sta disgregando: i genitori, un tempo allegri e uniti, si scoprono estranei e nemici; ma nessuno dei due spiega ad Archie le vere ragioni della rottura. Si limitano a frasi confortanti, a rassicurazioni sul loro amore per lui. E quando Archie scopre, in modo fortuito, che suo padre è gay, l’uomo si limita a ripetergli come un mantra “Hai qualcosa da chiedermi?”, scaricando sul figlio dodicenne il peso della comunicazione. La madre, pur risultando all’inizio del romanzo poco simpatica ed empatica, impone invece all’ormai ex marito di affrontare la verità con il figlio. La storia narrata da Benjamin Dean, ex giornalista estroso che non rinuncia all’allegria anche nei momenti narrativi più cupi, pur centrata su una famiglia “arcobaleno”, è anche racconto di sentimenti universali che vivono bambini e adolescenti alle prese con la difficoltà di trovare salde figure di riferimento. La frase del protagonista – “i genitori pensano che i loro figli siano stupidi e che non capiscano cosa gli succede intorno” – riassume le parole non dette degli adulti e il fraintendimento sui più piccoli. Come spesso capita, molto più accogliente, anche per Archie, è il mondo dei pari. Sono gli amici Seb e Bel a sostenerlo e saranno loro i suoi complici nel viaggio che li porterà a Londra, al Gay Pride, alla scoperta di una comunità variopinta e solidale. Io, papà e la fine dell’arcobaleno regala una narrazione profonda, allegra, a tratti informativa sul mondo LGBQT+, anche grazie a una tecnica di scrittura che anticipa i colpi di scena rinviandone però lo svelamento ai capitoli successivi, ottima strategia per far restare il lettore incollato alle pagine, mentre capitolo dopo capitolo si sgretolano pregiudizi e stereotipi su ruoli e identità sessuali. Il romanzo, con le belle illustrazioni di Sandhya Prabhat, vincitore del premio The Diverse Book Awards 2022, nell’edizione italiana è arricchito di un QR code con cui ascoltare tutto l’audiolibro.
Vichi De Marchi (da LiBeR 139)
Io, papà e la fine dell'arcobaleno
Benjamin Dean,
ill. di Sandhya Prabhat;
trad. di F. Taibi
Emons, 2023, 378 p.
(Emons!raga)
€ 14,50 ; Età: da 9 anni