Federico, poco più che ventenne, finisce in coma per un trauma cranico provocato da una caduta, non si sa se dovuta a un incidente domestico, oppure a una colluttazione con qualcuno che potrebbe essersi introdotto nel suo appartamento. Un vicino dichiara alla polizia di aver udito uno sparo, ma non ne è poi così sicuro e non ci sono tracce di bossoli, né di ferite che avvalorino questa ipotesi. In una Torino dei nostri giorni, in un gelido gennaio, tocca a Vittorio, il fratello più piccolo, matricola al liceo, dettare per mesi la cruda “cronaca di una mancanza annunciata” e tirare le fila dell’elaborazione di un dolore in cui si mescolano rabbia, impotenza, sensi di colpa, ma anche voglia di ripartire, un dolore che paralizza i genitori e disorienta gli amici. Vittorio si incarica di riunire il gruppo dei quattro che, settimanalmente, si ritrovano per vivere la grande passione per i giochi di ruolo sotto la direzione di “Fede”. Insieme dovranno completare la collezione di libri di genere fantastico appartenuti a Federico, la cui scrupolosa “Mancolista” comprende collane di difficile reperibilità e libri “impossibili”. La dichiarazione d’affetto che sprigiona da questa impresa li aiuterà a non essere inghiottiti dal buco nero del grande vuoto e a tentare di dare un senso a una realtà fuori controllo. Quel centro di gravità permanente su cui tutti vorremmo poggiare, per i protagonisti di questa storia si costruisce sull’amore variamente declinato: i genitori, fisici sperimentali delle particelle, lavorano alla ricerca dell’armonia, da raggiungere scoprendo la percentuale di materia oscura mancante nel computo complessivo dell’universo, e ognuno dei ragazzi ha con la vita e la sua ordinaria incompiutezza un conto in sospeso. L’alto livello di intertestualità che caratterizza il libro è un omaggio ai classici del fantastico, a partire dai romanzi che, citati in esergo a ogni capitolo, invitano ad approfondire e a trovare connessioni con la storia. Lo stesso paratesto ben concorre alla narrazione d’insieme: dalla numerazione dei capitoli al contrario alla singolare grafica del volume, attraversato dalla copertina alla quarta da un foro del diametro di una matita (o di cos’altro scopriremo godendo di questa bella storia fino alla fine).
Riccardo Pontegobbi (da LiBeR 139)
Il grande manca
Pierdomenico Baccalario
Il Castoro, 2023, 233 p.
€ 15,50 ; Età: da 14 anni