Un tratto stilistico comune ai lavori di Oliver Jeffers, accanto allo spirito speculativo e al contenuto etico di cui spesso si fa portatore, è sicuramente l’elemento sorpresa; la costruzione narrativa dei suoi albi illustrati è quasi sempre giocata su repentini ribaltamenti dei punti di vista (del protagonista e del lettore), con svolte finali di grande effetto che aprono a illuminanti prese di coscienza. Vale anche per questo piacevole albo, che possiamo invece accostare ai più giocosi e meno riflessivi di Jeffers. Qui l’autore si diverte con trovate compositive e soluzioni cartotecniche che sono parte della struttura narrativa stessa, sfoggiando grande padronanza delle immagini, del linguaggio grafico complessivo, del libro in quanto oggetto. La piccola protagonista, disegnata e colorata nei toni acidi di giallo e verde, si staglia sugli ambienti interni di una nobile residenza d’altri tempi, fotografati invece in bianco e nero. Dal salotto al bagno, dalle ampie scalinate alle camere da letto, la bambina si aggira circospetta controllando dietro gli armadi, sotto i letti e su per il camino: le è sembrato di sentire la presenza di un fantasma, ma lei un fantasma non l’ha mai visto, non saprebbe riconoscerlo. Ora che abbiamo varcato la porta d’ingresso e siamo suoi ospiti, possiamo gentilmente aiutarla a trovarlo? Ingaggiato nella ricerca, ecco che il lettore diventa presto complice dei tranelli che l’autore le tende ad ogni pagina: svolazzanti spiritelli in lenzuolo bianco si mimetizzano sul grigio-opaco di fogli semitrasparenti in carta da lucido che, svoltati, li proiettano sullo sfondo della pagina sinistra; ben visibili per il lettore, adesso, ma fuori dalla visuale della protagonista che continua ignara la sua ispezione. Un meccanismo semplice, basato sulla paradossale contrapposizione fra ciò che il testo afferma e quello che vediamo, ripetuto più volte per prolungare il nostro divertimento nel prenderci gioco della piccola ghostbuster. In perfetto stile Oliver Jeffers, però, le sorprese non finiscono con l’ultima pagina: il risguardo finale del libro riserva al lettore un ulteriore colpo di scena che è l’unico, vero punto di svolta di tutta la storia.
Fausto Boccati (da LiBeR 137)
C’è un fantasma in questa casa
Oliver Jeffers
Zoolibri, 2022, 84 p.
(Gli illustrati)
Età: da 4 anni