Del contributo fondamentale che la fotografia ha sempre dato ai libri per bambini è stato detto molto nel numero 125 di questa rivista: se mai ce ne fosse un aggiornamento in futuro non sarebbe pensabile l’assenza di Dášeňka. Vita di un cucciolo, capolavoro della letteratura ceca riportato in Italia dalla giovane e indipendente casa editrice Wom, che ha un occhio di riguardo per il recupero dei fuori catalogo e per la qualità estetica dell’oggetto libro. Questo è un albo che presenta una veste editoriale curata, con una copertina in cartone fustellata (il cerchio sagomato al centro è la cifra della casa editrice), pagine di carta spessa e fotografie di grandi dimensioni. Karel Capek, autore ceco che negli anni ‘30 ha dato un contributo fondamentale alla letteratura fantastica, si è divertito a raccontare in prima persona la storia della sua fox terrier, attraverso testo, foto in bianco e nero e disegni: ciascuna di queste tre componenti permette un approccio da parte di lettori di età diverse. Fotografie a piena pagina riprendono sempre (e solo) Dášeňka insieme a oggetti che fanno parte del suo quotidiano come la cuccia, lo specchio, il cesto, la sedia e l’annaffiatoio, esattamente come i (buoni) cartonati fotografici, pensati per i primi mesi di età, solo che in genere il soggetto è il bambino. I disegni sono le classiche sagome laterali, di facile comprensione nei primi anni, che ricordano quelle celeberrime di Eric Hill e di Attilio: molto spesso si susseguono una accanto all’altra, rappresentando il prima e il dopo, l’inizio e la fine, oppure passaggi gestuali come grattarsi o leccarsi o attività come giocare e mangiare. Infine il testo, un racconto lungo, adatto alla lettura autonoma a partire da otto, nove anni, che accompagna la crescita del cane come se fosse quella di un bambino (a Dášeňka sono addirittura raccontate fiabe con suoi simili come protagonisti), senza che questo dia corso ad alcuna umanizzazione, attraverso un linguaggio ricco e vario, fatto di “ruzzoloni, capitomboli, capriole, volteggi” in cui non manca il feticcio rassicurante: “le hanno dato la punta di un naso umano, la cosa migliore che un cucciolo possa mordicchiare, capace di farlo guarire da ogni male".
Serena Marradi (da LiBeR 136)
Dášeňka
Karel Čapek;
trad. di A. Perissutti
WoM, 2022, 90 p.
(Ivory)
€ 22,00 ; Età: da 8 anni