“Il non sentire empatia per gli altri, in questo consiste il Male”, dice lo psicologo che affianca il team di magistrati inquirenti del processo di Norimberga nell’omonima miniserie televisiva di Yves Simoneau, dopo aver ascoltato la testimonianza di tanti imputati nazisti. Un Male di cui si possono sperimentare diverse gradazioni, ma la cui essenza riconduce a una domanda fondamentale: com’è stato possibile che tutto questo sia potuto accadere nel cuore di una delle più colte e raffinate nazioni d’Europa? La storia di Jacqueline Van Maarsen, rielaborata per i giovani, ci restituisce un altro tassello di quel tragico periodo, attraverso una quotidianità che viene gradualmente sconvolta dalle leggi antisemite. Jacqueline vive una vita apparentemente tranquilla fino a quando la parola antisemitismo non comincia a serpeggiare minacciosa nei discorsi di famiglia. Alle difficoltà di lavoro dei genitori seguono a pioggia le discriminazioni che cancellano gli ebrei dalla società civile: i divieti di frequentare gli spazi pubblici, la perdita degli amici, l’espulsione dalla scuola, gli arresti indiscriminati e le deportazioni. In questo drammatico percorso, avviene l’incontro con quella che diventerà la sua “migliore” amica, Anne Frank. Non possono essere più diverse, Anne e Jacqueline – determinata ed esuberante l’una, quanto timida e riservata l’altra – ma è proprio questa loro complementarietà a gettare le basi di un’amicizia istintiva che restituisce loro un po’ di normalità nonostante gli spazi di libertà si vadano sempre più comprimendo. Un’amicizia interrotta bruscamente dalla scoperta, il 6 luglio 1942, della scomparsa di Anne e della presunta fuga della famiglia Frank in Svizzera. La storia di Jacqueline corre parallela a quella di Anne, senza esaurirsi nella testimonianza della loro amicizia, fino alla scoperta, alla fine della guerra, della lettera, mai recapitata, nella quale Anne le esprime la struggente speranza che sarebbero rimaste per sempre “migliori” amiche. Una storia che non ha la potenza letteraria del famoso Diario scritto da Anne nel suo alloggio segreto, ma che salva un altro importante frammento di vita e di Storia sotto l’occupazione nazista. E che ci restituisce un’altra gradazione del Male.
Gabriela Zucchini (da LiBeR 135)
La tua migliore amica Anne
Jacqueline Van Maarsen;
trad. di A. Patrucco Becchi
San Paolo, 2022, 190 p.
(Narrativa San Paolo ragazzi)
€ 16,00 ; Età: da 12 anni