Lo chiarisce bene il prologo: la storia narrata in questo libro è sospesa tra due mondi. Il primo, sprofondato in un imprecisato “c’era una volta” remoto e pre-tecnologico, è reso attuale e credibile dal secondo: il mondo interiore dei personaggi che lo abitano, con sentimenti e urgenze perfettamente riconoscibili dal lettore.
Nella prima parte del romanzo c’è Tomek, ragazzo orfano e dagli occhi sognanti che vive nel suo negozio, una drogheria dove vende di tutto agli abitanti del paese. Una ragazza straniera si presenta un giorno al bancone. “Se davvero hai tutto – gli dice – devi avere almeno qualche goccia del fiume Qjar, un’acqua che non fa morire chi la beve.” La ragazza (Hannah) prosegue per la sua strada e Tomek, che ne è già perdutamente innamorato, decide di seguirla nella sua ricerca. Il punto di partenza per il viaggio di Tomek è l’anziano Icham, che conosce la storia del fiume: leggenda vuole che le sue acque fluiscano al contrario, dall’oceano a una minuscola fonte sperduta ai piedi della Montagna Sacra. La seconda parte del libro segue la storia di Hannah, che ambisce alla magica sorgente per garantire vita eterna a una creatura che le è profondamente cara.
Le due storie scorrono parallele e convergono in più punti, e grande merito di questa edizione è proporle in un corpo unico (i due romanzi in origine erano pubblicati separatamente), ricomponendo l’immaginario poliedrico di due opere che condividono gli stessi spunti tematici, pur con esiti stilistici diversi.
La scrittura visionaria di Mourlevat si ispira ancora una volta alla fiaba e stupisce per la capacità di gestire a tutti i livelli la densità della narrazione. Ci sono viaggi in mondi magici – al limite dello stato allucinatorio –, una natura immersa nel mito, l’esplorazione di un altrove e la scoperta del sé, l’abbandono dell’infanzia. Come nella fiaba, per i personaggi il viaggio è lungo, le svolte si ripetono incessanti e le occasioni di ristoro non sono mai un approdo definitivo. Ogni incontro è prova d’iniziazione e fonte di crescita, contiene già in sé un’ulteriore partenza e prelude a una nuova separazione, in una sequenza senza fine che sconcerta e rigenera, i protagonisti e il lettore.
Fausto Boccati (da LiBeR 135)
Il fiume al contrario
Jean-Claude Mourlevat;
trad. di B. Capatti
Rizzoli, 2022, 324 p.
€ 17,00 ; Età: da 11 anni