“Fotografa di animali”, la targa sulla porta dello studio. Animali domestici, in posa come persone: si era mai visto? Oppure, allo zoo, forse meno condizionati dall’obiettivo che li inseguiva. Ma a Ylla sarebbe piaciuto andare in Africa, incontrarli là dove vivono, lontano dagli uomini. Coltivava anche un sogno fiabesco: diventare, almeno per un mese, una di loro, “tigre, pesce uccello, insetto…”, per vedere il mondo con i loro occhi, sentire con il loro cuore, sorprendersi della loro intelligenza. E poi tornare umana, per includerli in una più “vera comprensione della vita”.
Si chiamava Camilla Koffler, in arte Ylla, vissuta nella prima metà del secolo scorso, nota al mondo come grande fotografa. Le sue fotografie vanno a comporre meravigliosi volumi, mai speciali come questo, l’unico anche scritto da lei. Immagini accuratamente scelte, messe in sequenza, a comporre “una fiaba”, offerta dalla natura. I “due piccoli orsi” sono fratello e sorella. Eccoli affacciarsi dalla tana nel tepore della loro prima primavera. Sono nati in inverno, con il freddo e la neve. Se hanno il coraggio di uscire dalla loro tana, e ce l’hanno, possono vedere il prato, l’erba, i fiori. La mamma andrà in cerca di miele selvatico: che i piccoli non s’allontanino – li avverte – correrebbero il rischio di perdersi. Obbediranno? Come ogni cucciolo che si rispetti, sono curiosi, giocherelloni. E, senza accorgersene, vanno. Le loro scorribande, nel mondo così nuovo, spalancano pagine di immagini tenere, divertenti, soprattutto vere. Sono fotografie che li ritraggono, non illustrazioni che li corteggiano. Ruzzolano, si rincorrono, s’azzuffano, s’abbracciano, si scontrano. Sono selvatici. Ylla sa arrivare alla loro essenza. Nel bosco, si perdono ancora un po’. Interpellano una mucca mite, un cavallo dispettoso, due pettirossi in attesa della loro mamma, un tasso “dai modi così rudi”, un’antipatica cornacchia sentenziosa. No, nessuno sa dove sia la loro casa. Affranti, stanchi, crollano e s’addormentano. È lì che li troverà la loro mamma, avvinti e disperati. Commoventi. Che Ylla ce l’abbia fatta, magari una volta sola, questa volta, a diventare “una di loro”?
Rosella Picech (da LiBeR 134)
Due piccoli orsi
Ylla
Orecchio acerbo, 2021, 40 p.
€ 15.00 ; Età: da 3 anni