Dopo la serie Poka e Mine ecco l’ultima opera di Kitty Crowther, tradotta anch’essa da Chandra Candiani. Impossibile non essere rapiti dal tratto esuberante, forte, espressionista e ironico dell’autrice, che in copertina ci mostra la protagonista Millie, o meglio, signorina Millie, circondata da una folla composta da quello che lei desidera di più al mondo: cani, cagnetti, cagnoloni. Apriamo allora l’albo e proseguiamo la sfilata canina nei risguardi e nel frontespizio, con mille razze diverse, ognuna con una storia da raccontare, una personalità ben definita e anche uno stile ricercato: cani con il cappello, in tutù, sullo skate e cani con una perfetta pedicure. Insomma a Millie non importerebbe affatto quale cane avere in sorte, il problema è che sua mamma proprio sembra non volerle comprare nessunissimo amico a quattro zampe. E questo nonostante la signorina sia educata e ricercata come la scuola privata molto esclusiva che frequenta. A nulla valgono i ripetuti tentativi di Millie che ogni mattina pone la stessa domanda alla madre, che se ne sta con il naso tuffato nel giornale e la lunga frangia a coprirle gli occhi e che forse cela un po’ anche il disinteresse verso le esigenze della figlia: NO e, NO! è la risposta. Che pena per la bambina allora recarsi a scuola, dove tutte le altre compagne hanno cani e non fanno che parlarne, addirittura istituiscono il club dei Dogs e si danno appuntamento in compagnia dei loro animali! La signorina Millie viene esclusa e cominciamo a intravedere che non è poi cosi perfettina e capricciosa come l’abbiamo inquadrata dal principio: nel letto la sera piange lacrime di solitudine, la rabbia trasformata ben presto in tristezza. Ma la tenacia non l’abbandona e all’ennesima richiesta la mamma l’accompagna al canile a scegliere il suo cane e finalmente Millie e Principe si conoscono: un amore a prima vista tra due che, sotto sotto, si spacciano per quello che non sono. Lei una signorina con la puzza sotto il naso del club dei Dogs e lui un bastardino bruttino e trascurabile. A questo punto la storia potrebbe quasi terminare, invece qui arriva la svolta, la rottura: non saranno accettati dalle smorfiose compagne e Millie non sarà in grado di proteggersi e proteggere Principe. Ma un finale adatto a loro, inatteso ed eccentrico, li aspetta, un finale proprio come loro.
Giulia Romualdi (da LiBeR 133)
Voglio un cane : non importa quale
Kitty Crowther;
trad. di C. L. Candiani
TopiPittori, 2021, 56 p.
(Albi)
€ 18,00 ; Età: da 3 anni