Il tema dell’invisibilità sociale di bambini e adolescenti, indagato di recente nel rapporto annuale di Save the Children, è oggetto da tempo di attenzione. La povertà di relazioni sociali, l’isolamento, il sentimento di incomprensione e scarso riconoscimento da parte degli adulti, ma anche la solitudine provata nel contesto dei rapporti tra pari inibisce e reprime non pochi ragazzi. Di tutt’altro genere è il caso dell’invisibilità che si esprime nelle storie, quando gli avvenimenti narrati – come insegna Tzvetan Todorov – ci mettono di fronte a fatti inspiegabili sulla base delle leggi ordinarie che governano il nostro mondo e ci portano a fornire come spiegazioni, da un lato l’illusione dei sensi o il prodotto dell’immaginazione, dall’altro la realtà dell’accaduto e la consapevolezza dell’esistenza di leggi che ci sono ignote. Questi due aspetti difficilmente trovano spazio all’interno della stessa trama romanzesca. Merito dunque a Ross Welford, che ha saputo mantenere in equilibrio questi due piani della narrazione, esplorando nel contempo alcuni dei versanti sensibili del romanzo di formazione, quali lo sviluppo dell’identità e delle relazioni amicali, il peso dei segreti e delle responsabilità genitoriali, in un testo che si apprezza anche per un plot avvincente, l’uso di un tempo verbale in presa diretta e un efficace sottotesto umoristico. Ethel, alla soglia dei 13 anni, orfana della madre e di un padre che ha fatto perdere le proprie tracce, vive con la nonna in una cittadina costiera dell’Inghilterra; come molti suoi coetanei è alle prese con i problemi della crescita e con l’adattamento all’ambiente scolastico delle medie. Le sue priorità sono sconfiggere l’acne e mantenere un basso profilo a scuola. Cose, queste, che mal si conciliano tra loro, tanto che la ragazzina, compulsiva nel compilare esilaranti liste di tutti i possibili rimedi per i suoi problemi, tenta una seduta di lettino solare, dopo aver ingurgitato un decotto di medicina cinese acquistato in rete. Il risultato sarà l’invisibilità, condizione che potrà provocare all’occorrenza ripetendo il trattamento, e che darà il via a un susseguirsi di avvenimenti che renderanno visibili drammi personali e segreti familiari di cui non aveva finora sospettato l’esistenza.
Riccardo Pontegobbi (da LiBeR 133)
Cose da non fare se diventi invisibile
Ross Welford;
trad. di M. Pace
HarperCollins, 2021, 408 p.
€ 16,00 ; Età: da 13 anni