Poteri di un soprannome: nella vita e nella letteratura. Può essere una parola magica che ci fa sentire più prossimi alla persona, o al personaggio, quasi a respirarne l’odore, i gesti più individuali, le forme tanto del corpo come dell’anima… e al tempo stesso può rappresentare una chiave per enfatizzare la relazione unica e creativa che ci lega a lei o a lui. Si chiamerà con quel nome solo grazie a noi. Così, con Sam e Pen, Lorenza Farina – complici le immagini affettuose e franche di Valentina Malgarise – ci porta a un passo da Samuele e Penelope: rispettivamente otto e sei anni, fratello e sorella che si stagliano nel bianco delle tavole di Malgarise (il cui tratto ha echi visuali di Manara), compagni di gioco e insieme all’ombra di quelle paure che travagliano bambini e adulti: sia l’oscurità di un timore materializzato in un sogno notturno, sia la malattia che purtroppo può cogliere anche nell’infanzia. Allora, mentre la silhouette incombente di un rapace irrompe nello spazio di interazione tra i due bambini, nel racconto di Sam alla sorellina le parole di lui evocano Succhiasangue, personaggio che rimanda alle scelte letterarie di J.K. Rowling, alle figure buie che tormentano Harry Potter, e più ai Dissennatori col loro potere depredatorio dei ricordi belli, che non ai Mangiamorte. E se Succhiasangue ha portato via a Sam i denti davanti come parte del nome, se questo connubio tra parola corpo e paura rischia di privarlo della sua stessa nascente vita, significa che timori ed eventi negativi possono corroderci dall’interno: per questo, istintivamente, Penelope opera un taglio preventivo al suo nome, prima che a farlo sia quell’immagine terrificante. Risuona allora quel legame tra fratello e sorella, che impregna le memorabili pagine de Il buio oltre la siepe: Sam e Pen si fanno esploratori, tra scorribande a una vecchia inquietante casa. Ci saranno poi tuffi segreti nel fiume e il fronteggiare la separazione dovuta alla malattia di Sam. È in questa discesa in sé stessi – il fratello per guarire e la sorella per crescere autonomamente – che le parole di Farina si faranno più poetiche e cesellate, mentre le immagini di Malgarise regaleranno espressioni, abbracci e volti che sembra di toccare.
Maria Grosso (da LiBeR 131)
Sam e Pen
Lorenza Farina,
ill. di Valentina Malgarise
Paoline, 2021, 40 p.
(Grandi storie, giovani lettori)
€ 14,00 ; Età: da 6 anni