Bernard Friot; trad. di R. Pavone
Il castoro, 2008, p. 98
€ 12,50; Età: 8-10 anni
Quaranta storie, alcune più brevi (addirittura di sedici righe), altre di quattro pagine ma tutte modellate su una particolare capacità narrativa caratterizzata da ironia, divertimento, sintesi espressiva. Ragazzine e ragazzini sono i protagonisti di vicende che li vedono in posizione critica nei confronti della famiglia, della scuola, del mondo che li circonda.
“Pronto, sono Mattia Manzetti, potrei parlare con il signor Detassi?” Mattia è il giovanissimo scolaro, Detassi il professore al quale l’allievo le canta finalmente in modo chiaro a proposito della punizione ricevuta la mattina in classe: ricopiare duecento volte “Io non devo ridere stupidamente quando il professore mi dà le spalle”. Prima di tutto non era lui che rideva, ma un suo compagno. Poi anche il papà (infermiere all’ospedale psichiatrico) ha detto: “Il tuo prof. è suonato”. Mattia lascia senza parole l’insegnante invitato ad assumersi le sue responsabilità e al quale comunica che non gli fa proprio paura. Poi lo ricatta, avvisandolo che vuole informare sua moglie di quello che fa con la vecchia direttrice. Il prof. scambia la minaccia “dovrai pagare” per un fatto puramente economico. Ci vuol altro! Il prof. si scusa e Mattia prima lo invita a ripetere “La prego di accettare le mie scuse” (come si fa fra persone bene educate) e poi lo obbliga a scrivere duemila volte: “Non punirò più ingiustamente i miei allievi e li autorizzo a ridere e chiacchierare quanto vorranno”. Mattia è contento di sé. C’è voluto del coraggio a dire al telefono al prof. le cose che pensava di lui. Peccato che non avesse fatto il numero! Ma ciò nonostante si sente meglio. Può finire la punizione a cuor leggero.
Protagonista della storia il “Modello” è un bambino che racconta cosa gli è successo. Parla in prima persona: “È tutta colpa di Olly. Olly è la mia madrina” che ha letto su una rivista l’avviso di una Agenzia di modelli che “cerca bambino dai tre ai dodici anni per utilizzarlo per una campagna pubblicitaria”.
Una storia affascinante –come tutte le altre – per uno stile narrativo di grande capacità espressiva determinata da un serrato e incalzante ritmo narrativo.
Questi bellissimi racconti sono adatti alla lettura diretta in quarta e quinta elementare e offrono una incredibile possibilità di lettura a voce alta sempre per la stessa età. L’adulto che legge non può non sentirsi coinvolto da vicende che lo vedono involontario protagonista.
Roberto Denti
(da LiBeR 81)